Assogasliquidi sul ticket area C a Milano

Assogasliquidi: Il nuovo provvedimento Area C Milano è ingiusto e sbagliato.

19 Oct 2016 motorpad.it
Assogasliquidi sul ticket area C a Milano

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del Presidente di Assogasliquidi, Francesco Franchi, con oggetto il provvedimento riguardante “area C Milano” con il previsto pagamento del ticket anche per le i veicoli a GPL e metano.

“Si tratta di un provvedimento ingiusto, iniquo e oltretutto sbagliato, che non condividiamo. Speriamo le ipotesi circolate sugli organi di stampa non trovino conferma”.

 E’ questo il commento di Francesco Franchi, Presidente di Assogasliquidi, l’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto distribuzione gas liquefatti (GPL e GNL) per uso combustione e autotrazione, sulle nuove misure, allo studio del Comune di Milano, per l’accesso al centro della città.

 Palazzo Marino infatti avrebbe in programma la restrizione ulteriore dell’accesso delle auto all’area C, a partire dal 2017, facendo pagare il ticket anche ai veicoli diesel Euro 4 e a quelli alimentati a metano e GPL, continuando invece a garantire l’accesso gratuito ai mezzi elettrici e ibridi.

Secondo Franchi si tratta di una misura “ingiusta perché denota ancora una volta la scarsa conoscenza delle qualità dei veicoli a metano e GPL. Se l’obiettivo è la riduzione, doverosa, del particolato, che oltre certi limiti è il principale responsabile dell’emergenza ambientale e della cattiva qualità dell’aria, allora bisogna tener conto che i veicoli a GPL e metano presentano emissioni dello stesso praticamente nulle”.

 “Se invece l’obiettivo è la riduzione dell’anidride carbonica – prosegue Franchi – il provvedimento sarebbe parimenti sbagliato, perché prevedendo deroghe solo per le auto ibride e non per quelle a gas si determinerebbe una situazione paradossale. Ci sono infatti veicoli ibridi con alte cilindrate, che pur avendo emissioni di CO2 pari a 200gr/km sarebbero esentati dal pagamento del ticket; altri invece di piccola cilindrata a metano o GPL, con emissioni di CO2 pari a 85gr/km, si vedrebbero costrette a pagare la tariffa d’ingresso”.

 “Molto più giusto – conclude Franchi - sarebbe, ad esempio, vincolare l’esenzione, tra i veicoli con carburanti e tecnologie alternative come GPL, metano e auto ibride, ad un massimo di emissioni di CO2”.

 La Compagnia dell’Automobile approva, parola per parola il comunicato e lo sostiene con forza annunciando anche un’iniziativa pubblica di RACCOLTA FIRME che chiede il ritiro del provvedimento e la sostituzione con una misura sicuramente più equa, utile, efficiente ed educativa che miri a far pagare l’inquinamento a chi lo produce al di sopra di un certo limite.

Una misura del genere sarebbe anche un meritato premio ed un aiuto a quei costruttori da sempre, e più che mai negli ultimi anni, impegnati nella ricerca per la  riduzione delle emissioni inquinanti.  

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