Pedaggi autostradali 2017

Entrano in vigore gli aumenti sui pedaggi autostradali.

02 Jan 2017 motorpad.it
Pedaggi autostradali 2017

Da anni si ripete con perfida puntualità il brusco risveglio che, dalla festosa atmosfera di fine anno, riporta gli automobilisti italiani alla realtà degli aumenti dei pedaggi autostradali. Sono la perversa conseguenza delle Convenzioni Uniche firmate nel 2007 in attuazione della legge di riforma del settore Nº 296/2006 unitamente alle Delibere del CIPE del 2007 e del 2013 che riconoscono contrattualmente alle società concessionarie di tratti autostradali di vedersi riconosciuti rimborsi per gli investimenti effettuati annualmente per il mantenimento e le migliorie per il servizio prestato.

Concettualmente si tratta di un "rimborso spese" che però spesso, e in virtù di non si sa bene quale principio, si trasforma in un vero e proprio "finanziamento anticipato" con soldi pubblici per opere ancora da fare.

Se così non fosse non si spiegherebbe per quale motivo la Torino-Savona debba godere di un incremento tariffario del 2,46%, la Milano-Torino sulla quale i lavori sono in corso da circa 14 anni venga gratificata di un +4,6% e, peggio del peggio, alla sbagliatissima, già costosissima e carica di debiti BREBEMI che unisce Milano a Brescia ma ancora priva del collegamento in rete, tocchi un premio del 7,88%. Il tutto si badi bene, mentre gli aumenti in questione vengono comunicati come adeguamenti medi dello 0,77%. Ci vuole davvero poco per capire la crudele realtà e la presa in giro che vede i rincari più alti sui tratti più frequentati e remunerativi per i Concessionari, ma anche su quelli più disastrati e quindi una volta di più penalizzanti per gli automobilisti.

Tutto legale, ovviamente, e contrattualmente inattaccabile, ma ingiusto e indigeribile nella forma praticamente automatica dei finanziamenti pubblici a imprese private. Tanto per fare un esempio non l'ha ordinato il medico al Gruppo Benetton (cui fa capo Autostrade per l'Italia) di occuparsi delle autostrade italiane. Se non fosse un affare non chiederebbe il prolungamento della concessione per molti anni ancora.

 Di seguito il dettaglio dei rincari.

ATIVA (Torino-Ivrea-Valle d'Aosta) +0,88%
AUTOSTRADE PER L'ITALIA + 0,64
AUTOVIE VENETE (Venezia-Trieste) +0,86%
CAV +0,45%
AUTOCAMIONALE DELLA CISA +0,24 %
MILANO SERRAVALLE - MILANO TANGENZIALI +1,50%
TANGENZIALE NAPOLI +1,76 %
RACCORDO AUTOSTRADALE VALLE D'AOSTA +0,90%
SOCIETÀ AUTOSTRADA TIRRENICA +0,90%
SATAP TRONCO A4 +4,60%
SATAP TRONCO A21 +0,85%
TORINO SAVONA +2,46%
STRADA DEI PARCHI +1,62%
TANGENZIALE ESTERNA MILANO +1,98%
PEDEMONTANA LOMBARDA + 0,90%

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