Stefano Accorsi prova la Peugeot 308 Mi16 GTi.

Stefano Accorsi, dopo il film "Veloce come il vento" in pista al volante di una Peugeot 308 Mi16 Gti.

28 Jul 2016 motorpad.it
Stefano Accorsi prova la Peugeot 308 Mi16 GTi.

Finora pensavamo che il legame tra film e auto da corsa riguardasse le produzioni cinematografiche americane. Qualcosa è cambiato e nei mesi scorsi è uscito nelle sale “Veloce come il vento” dove Stefano Accorsi interpreta la parte di un ex-pilota che ritorna nel mondo delle competizioni vincendo la sua sfida più difficile.

Tanto è bastato a far scattare qualcosa e nei giorni scorsi l’attore ha svolto una proficua giornata di test presso l’autodromo Tazio Nuvolari a Cervesina (PV), affidandosi come tutor ad una vecchia volpe delle piste italiane, Massimo Arduini vincitore di quattro titoli Turismo.

Accorsi è salito al volante di una Peugeot 308 Mi16 Gti, staccando tempi interessanti, migliorando in maniera costante i tempi sul giro, nonostante il caldo torrido e gli oltre 50 gradi all’interno dell’abitacolo. Una sessione completa, da vero pilota con tanto di briefing tecnici per apprendere i difficili grafici della telemetria e dell’acquisizione dati, coadiuvato anche dai camera car nella vettura, elementi fondamentali per correggere ed intervenire sugli errori di guida.

Per nulla intimorito, né tantomeno affaticato, Accorsi ha seguito ogni indicazione fornitagli dal team e al termine della giornata in pista, ha così commentato: ”Sono entusiasta. L’adrenalina che ti trasmette una vettura da gara è ineguagliabile. Il film ‘Veloce come il vento’ ha innescato in qualche modo una passione sopita, quella della velocità. Posso solo immaginare cosa voglia dire essere in griglia di partenza in gara, dove si arriva in 40 vetture alla prima staccata. Mi piacerebbe cominciare ad allenarmi per poter guidare una vettura Turismo in competizione. Magari al fianco di Massimo Arduini! ”.

Un  legame molto stretto unisce gli attori e le gare automobilistiche. È qualcosa di profondo che ha già visto protagonisti star del calibro di Steve McQueen, Paul Newman, James Gardner o Eric Bana, Jean Louis Trintignan, tutti contagiati dal mondo del motorsport e gentleman driver di un certo livello. Ma c’è anche chi come Patrick Dempsey, il “dottor stranamore” della serie Grey’s Anatomy, per soddisfare la propria passione ha lasciato la serie (tanto che hanno dovuto sceneggiare la sua morte facendo scorrere fiumi di lacrime tra le fans) per dedicarsi lo scorso anno al WEC, Il Campionato Mondiale Endurance facendo tutte la stagione  alla guida della Porsche 911 RSR.

E qualcuno di loro può vantare un palmares notevole come il secondo posto assoluto di McQueen in coppia con Peter Revson alla 12 Ore di Sebring del 1970 su Porsche 908/2 Flunder o il secondo posto assoluto di Paul Newman con Rolf Stommelen e Dick Barbour alla 24 Ore di Le Mans del 1979 o il terzo di classe GT di Dempsey sempre alla maratona francese che ha visto al via anche Trintignan nel 1980.

E questa scintilla è, guarda caso,è scoccata in molti casi dopo aver interpretato il ruolo di un pilota in uno dei tanti film che hanno come trama le gare in circuito. Giusto per citarne qualcuno come non ricordare “La 24 Ore di Le Mans” di McQueen, “Indianapolis Pista Infernale” con Paul Newman o il mitico “Grand Prix” con James Garner diretto dal maestro John Frankenheimer, Un Uomo una Donna con Jean-Louis Trintignan o “Michel Vaillant” di Jean Luc Besson.

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