Mercato Europeo Aprile 2014

Otto mesi consecutivi di crescita in Europa: +4,6% in Aprile e + 7,4% nel quadrimestre.

16 May 2014 motorpad.it
Mercato Europeo Aprile 2014

Nei 28 paesi dell’Unione il mercato dell’auto mette a segno, ad aprile, l’ottavo segno positivo consecutivo con 1.089.226 immatricolazioni nel mese (+4,6%) e 4.336.013 nel quadrimestre (+7,4%). La crescita, dunque, continua, e pur rallentando resta diffusa in tutta l’area.

Sono infatti solo cinque paesi della UE che devono registrare un calo delle vendite di auto in calo e tra essi si segnala per l’importanza del mercato che rappresenta la Germania (-3,6%); seguono l’Austria (-5,1%), la Finlandia (-5,6%), la Romania (-5,9%) e l’Olanda (-6,3%).

Dall’elaborazione dei dati Acea eseguita dal Centro Studi Promotor risulta evidente che il mercato auto dell’Unione Europea procede a due velocità.  E’ lento il recupero per i paesi dell’Eurozona le cui economie sono fortemente ostacolate dalle politiche di austerity che frenano la domanda di beni di consumo durevoli e non durevoli. Nei paesi che hanno adottato l’euro complessivamente considerati, le immatricolazioni crescono infatti del 2,8% in aprile e del 4,7% nel primo quadrimestre.

Più sostenuta la crescita dei paesi, che, pur aderendo all’Unione Europea, non hanno adottato l’euro. Nel complesso di questi paesi le immatricolazioni sono cresciute del 9,8% in aprile e di ben il 14,6% nel primo quadrimestre.

Anche considerando i cinque maggiori mercati della UE si notano notevoli differenze nell’andamento delle immatricolazioni. Oltre al dato negativo della Germania già segnalato sono andati meglio i mercati della Francia (+5,8%) e del Regno Unito (+8,2%) e soprattutto quello della Spagna (+28,7%), dove la domanda continua ad essere sostenuta da incentivi statali. Molto debole invece è la ripresa in Italia (+1,9%).

Per quanto riguarda il nostro paese, anche il mercato dell’auto deve fare i conti con il fatto che della ripresa dell’economia annunciata dal Governo allora in carica sin dalla prima metà dello scorso anno ancora non si vede traccia. Anzi, come il Centro Studi Promotor ha tempestivamente segnalato commendando i dati più recenti sul prodotto interno lordo e quelli sulla produzione industriale, l’economia italiana non è in ripresa, ma è entrata in una fase di stagnazione.  Il prodotto interno lordo sceso sui livelli del 2000 e la produzione industriale attestata addirittura sui livelli della seconda metà degli anni ’80.

I dati diffusi oggi dall’Acea riguardano anche i tre paesi dell’Efta che complessivamente accusano in aprile un calo del 5,5% con un incremento del 18,1% in Islanda, un calo del 2,1% in Svizzera e un calo del 13,4% in Norvegia.

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