Nuovi accordi negli USA per il Dieselgate Volkswagen

Due nuovi accordi, di natura civile, sono stati raggiunti, negli USA con i privati e la U.S. Federal Trade Commission sul caso Dieselgate e si riferiscono a situazioni ancora aperte relative il motore 3.000 cc TDI V6.

Il primo riguarda i privati rappresentati dal Comitato Direttivo nominato dalla Corte in nome di un gruppo federale di attuali o ex-proprietari o locatari di veicoli 3.0 TDI coinvolti; il secondo il Consent Order spedito dalla Federal Trade Commission.

In pratica VW ha accettato di offrire un pagamento in contanti a tutti gli aventi diritto, di richiamare e aggiornare senza esborso circa 58.000 veicoli VW, Audi e Porsche coinvolte, riacquistare, offrire una permuta di uguale valore o risolvere contratti in leasing per circa 20.000 veicoli o modificarli adeguatamente per continuare ad utilizzarli. Costo dell'operazione circa 1,2 miliardi di dollari. Anche se gli accordi sono sicuramente positivi non è detto che risolvano definitivamente il caso restando aperta, da parte di qualche privato, la facoltà di respingere l'accordo.

Per quanto riguarda la situazione europea (e italiana) fermo restando che sono in esecuzione gli annunciati programmi di richiamo e aggiornamento dei veicoli interessati, non si hanno notizie precise di eventuali azioni di tipo risarcitorio aperte nei confronti di VW da singoli cittadini o da gruppi organizzati o, come è avvenuto e sta avvenendo in America, proposte dal Costruttore.