FERRARI 599 GTO A PECHINO

Qualche volta ritornano.

30 Jun 2010 motorpad.it
FERRARI 599 GTO A PECHINO
Qualche volta ritornano. Ma ci speravano in pochi che tornasse a vivere la “supermitica” sigla GTO (Gran Turismo Omologata). Quella della 250 Ferrari del 1962, per intenderci, che oggi vale milioni di euro e provoca aste feroci tra i collezionisti appena si sa che c’è un esemplare superstite in vendita. La sola, all’epoca, che poteva girare per strada e poi, con piccoli interventi richiesti dai regolamenti, vincere le gare più impegnative.
Oppure la 288 del 1984 disegnata da Leonardo Fioravanti (una delle tante Ferrari) per Pininfarina e realizzata in soli 200 esemplari. Cose d’altri tempi. Adesso ci risiamo. e non soltanto nel nome, con la 599 GTO, evoluzione estrema della 599 GTB Fiorano uscita quattro anni fa, regina assoluta delle coupé supersportive e superesclusive con il suo numero limitato (a 599 esemplari, appunto) e con il suo poderoso motore da 620 CV.

Ma “accontentarsi” è un verbo che in Ferrari (e che i suoi fortunati quanto abbienti fans) rifiutano e quindi la risposta è la 599 GTO che, per mettere subito le cose in chiaro, si è fatta rifare un abito straordinariamente emozionale ed aerodinamico sempre dal sarto di fiducia Pininfarina e ha tirato fuori altri 50 CV (670 in tutto a 8.250 giri e 620 Nm di coppia a 6.500 giri) dal V12 a 65° di 5.999 cc. Lo serve un cambio a 6 marce elettroattuato, particolarmente emozionante non solo per la rapidità di cambiata (circa 60 millisecondi) ma addirittura da lasciare senza fiato quando si è presa sufficiente confidenza con la scalata multipla. Succede che tenendo tirato il paddle “down” in staccata le marce scalano in successione tanto più rapida quanto più decisa è la pressione sul freno. Roba da Formula 1. La trazione, ovviamente, non può che essere posteriore. La velocità massima è indicata in 335 km/h e lo scatto da 0 a 100 km/h viene coperto in 3,35 secondi.

Chiudiamo con le cifre, così ci risvegliamo dal sogno: 320.000 euro il prezzo, ma è inutile affannarsi o cercare raccomandazioni, tutta la produzione è già prenotata. Vediamo allora di dettagliare meglio la scheda tecnica parlando delle specialissime gomme Michelin composte da tre diverse mescole, del “manettino” per variare l’assetto, in posizione “Race” per l’uso in pista, o in Ct e Cst off per eliminare il controllo della trazione e poi della stabilità; e ancora dei freni Brembo in carboceramica, dei materiali compositi che hanno contenuto il peso in soli 1.495 kg per lo straordinario rapporto peso/potenza di 2,23 kg/CV. Per non dire del sound del motore giustamente brevettato come tutte le cose di alto valore “artistico”.

Tutto si tiene con un allestimento interno che, a partire dal volante multifunzioni, con palette in carbonio più lunghe, che poco ha da invidiare a quello di Alonso e Massa, dai sedili Recaro in Alcantara o nell’inimitabile pelle Poltrona Frau lavorata artigianalmente, dalla strumentazione sportiva con contagiri a fondo giallo in evidenza, fa davvero sentire il fortunato possessore/pilota a bordo di qualcosa di assolutamente unico e irripetibile.
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