Commenti all’intervista al presidente di TaxiBlu

Immagini e risposte ai commenti.

04 Oct 2016 motorpad.it
Commenti all’intervista al presidente di TaxiBlu

L’intervista a Emilio Boccalini presidente di TaxiBlu 02-4040 sui problemi della categoria e sul traffico cittadino, ha naturalmente provocato interventi da più parti. Trascurando quelli positivi, non potevano mancare richieste di precisazioni e suggerimenti/rimproveri per questioni non sottoposte all’intervistato. In particolare ci viene chiesto di provare le critiche rivolte a certe piste ciclabili e di dare dimostrazione di qualche stazione di taxi “occupata abusivamente”.

Crediamo che per questi due argomenti qualche foto possa bastare e le pubblichiamo. Sottolineiamo in particolare come una pista ciclabile scarsissimamente utilizzata su un viale a scorrimento veloce “costringa” le auto ad arrangiarsi sul marciapiedi. Ne restano penalizzati in modo assurdo i pedoni mentre, al contempo, espone i ciclisti a sicuri rischi di “invasione”. In compenso la ciclabile chiusa da tempo immemorabile in un tratto di via M. Gioia si commenta da sola.

Più articolate le domande che ci vengono sottoposte dal Sig. Roberto Pignoni, con tutta probabilità, un addetto ai lavori date la natura specifica delle pur garbate contestazioni che pongono problemi di rapporti o di differenti posizioni su specifici problemi delle diverse associazioni taxisti.

Ecco il suo intervento
“ho letto la tua intervista a Emilio Boccalini e...
lungi dal darti dei suggerimenti, ma nel mondo taxi, radio, coop ecc, la domanda più provocatoria e interessante sarebbe stata

"ci spiegate perché siete contrari al numero unico del Comune di Milano? Perché espellete i vostri associati se si azzardano a scaricare la app del Comune di Milano, ente peraltro emittente e controllore delle stesse vostre licenze? Perché un investimento importante e sostitutivo delle colonnine, ovviamente a spese del contribuente, viene da tutte le radio boicottato?"

ahhh saperlo!

Ci siamo documentati ed ecco le risposte che, inevitabilmente e per correttezza, non possono venire che dal Presidente di TaxiBlu chiamato in causa

“Siamo stati contrari a QUESTO numero unico. Quando l'ex Ass. alla Mobilità Maran ha prospettato alla categoria la trasformazione delle colonnine da fisiche a virtuali noi tutti abbiamo detto di si, senza se e senza ma.

Una volta letto il bando però ci siamo accorti che: 1 i parametri erano talmente alti che non avrebbe potuto partecipare al bando chi da 50 anni gestisce e conosce il servizio radiotaxi a Milano, e 2 non era una virtualizzazione delle colonnine ma un radiotaxi.

E' talmente vero che il primo bando è andato deserto, in pratica nessuno poteva aggiudicarselo. Il comune ripresenta un secondo bando, con parametri più bassi, ma che comunque escludeva i Radiotaxi esistenti, i quali non avrebbero raggiunto i parametri nemmeno se avessero provveduto a fare un'ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) fra di loro.

I radiotaxi quindi hanno fatto ricorso al TAR il quale dava pienamente ragione ai radiotaxi sia per concorrenza sleale fatta con soldi pubblici, che per l'inspiegabile altezza dei parametri richiesti. Dopo quella sentenza il bando viene assegnato, in assenza di requisiti da parte del vincitore ma solo perché si sono ritirati 4 competitor, e il comune fa ricorso al Consiglio di Stato, il quale cassa la sospensiva del TAR per la necessità d'urgenza dettata dall'EXPO.

Dopo la sentenza i radiotaxi si sono adeguati e hanno consentito ai propri associati che lo desiderassero di utilizzare il 7777, anche di fronte alla convinzione dei legali che ritengono che ci siano gli estremi per l'espulsione.

Il Sig. Pignoni confonde invece il divieto, previsto dai nostri statuti, di vietare la doppia pubblicità sulle portiere, cosa che invece abbiamo attuato, per il semplice motivo che il 7777 ha grossi problemi che riguardano la privacy dei clienti i disservizi con il risponditore automatico e che l'applicazione del comune, non avendo il collegamento con il tassametro si presta a manipolazioni, che i radiotaxi riescono a scongiurare con la più avanzata tecnologia di cui dispongono.

Quindi non ESPELLIAMO nessuno perché scarica il 7777 ma sanzioniamo chi utilizza per esempio My Taxi, che ha gli stessi problemi di controllo dei turni e di collegamento al tassametro cosi come per il 7777, e di cui Roberto Pignoni è il responsabile flotte, perché si pone in concorrenza con le coop di appartenenza, cosi come prescritto dal codice civile, e cosi stabilito da ben 5 sentenze del Tribunale di Milano che ha dato ragione al radiotaxi 6969 in merito alle espulsioni. Chiaramente tutto quanto scritto è supportato da documentazione che è pubblica”.

La Compagnia dell’Automobile e Motorpad restano naturalmente a disposizione degli interessati.

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