eCall la chiamata d’emergenza obbligatoria dal 1º aprile sulle tutte le auto nuove

22 Jan 2018 motorpad.it
eCall la chiamata d’emergenza obbligatoria dal 1º aprile sulle tutte le auto nuove

Una vera e benvenuta rivoluzione. È quella che dal 1º aprile prossimo obbligherà tutte le auto di nuova omologazione in Europa a dotarsi di un sistema di chiamata autonoma in caso di incidente. Il dispositivo in questione si chiama eCall e arriva dopo un percorso di  gestazione europea di qualche anno. Entrerà automaticamente in azione in alcune circostanze come lo scoppio degli airbag, ma può essere attivato manualmente con un pulsante collocato tra la strumentazione di bordo. La chiamata arriva ad una centrale europea del 112 che rileva la posizione del veicolo ricevendo anche altre utili  informazioni quali il numero dei passeggeri a bordo, lo stato di coscienza del pilota e il tipo di carburante dell’auto.

Su queste basi l’intervento di soccorso diventa più rapido ed efficace attivando strutture più vicine con un costo medio che si stima non superi i 100 euro a veicolo a fronte di un risparmio di tempo in città del 40% e del 50% fuori. Entro tre anni l’eCall dovrebbe essere esteso anche a mezzi pubblici, da lavoro, pullman e autocarri.

Al di là dell’indiscutibile valore sociale di questa nuova norma che secondo le stime potrebbe salvare oltre 2.000 vite all’anno, si pongono anche aspettative di ordine pratico che sarà bene regolamentare. È evidente, infatti, che un intervento rapido e di livello professionale può incidere a fondo anche sui costi di risarcimento.

Non è allora concettualmente giusto che in presenza di danni minori le polizze RC auto debbano essere riviste al ribasso per evitare che, dal punto di vista economico, tutto il vantaggio sia a favore delle Compagnie d’assicurazione?

È una situazione che fa il paio con la presenza a bordo dei sistemi di sicurezza attiva, passiva e preventiva che hanno lo stesso effetto sul numero e sulla gravità dei sinistri. Anche in questo caso uno sconto in polizza sembra logico e dovuto. È la posizione che la Compagnia dell’Automobile sostiene da tempo e la richiesta che pone alle Istituzioni ed alle Assicurazioni. È così logica e utile anche commercialmente e sul piano dell’immagine che un’Assicurazione, la ITAS di Trento, applica da qualche tempo questa politica a favore dei suoi clienti.

Che si debba fare qualcosa per non essere più il Paese con le polizze auto più care d’Europa è del resto un problema che la stessa presidentessa dell’Ania, (l’associazione tra le Compagnie assicuratrici) d.ssa Maria Bianca Farina si è posta quando, ad una Assemblea annuale, aveva chiesto cosa potesse fare il settore per contribuire allo sviluppo dell’economia italiana. Per semplicistica che possa sembrare la risposta è sicuramente efficace: lasciare qualche euro in più nelle tasche degli automobilisti che non mancheranno di rimetterli in circolo. E con l’eCall e i sistemi di sicurezza di bordo  tutto è più semplice e giusto.

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