Hyundai Genesis, no in Europa

Lo stesso general manager di Hyundai in Europa ritiene l’ammiraglia Genesis inadeguata per il mercato europeo.

21 Jun 2016 motorpad.it
Hyundai Genesis, no in Europa

Già ci vorrebbe non poco coraggio, o una smodata voglia di distinguersi, per acquistare, in Europa, la Genesis ammiraglia della Hyundai. Se poi lo sconsiglia lo stesso costruttore siamo davvero al massimo. Siamo comunque avvisati e quindi grazie per essere mezzo salvati.

Parliamo della Genesis G90 che in Corea hanno cominciato a produrre nel 2008 dichiarando di aver investito, sull’intero progetto, più di 500 milioni di dollari. Nel 2009 il modello arriva anche ad essere eletto Auto dell’Anno negli USA e in Canada e nel 2013 viene sottoposto ad un aggiornamento presentato al Salone di New York.

La carrozzeria è del tipo berlina classica a tre volumi, senza particolari voli di stile, sulle ragguardevoli misure d’ingombro di 4,99 mt. In Italia è a listino e viene offerta con motore V6 GDI 4WD di 3.800 cc e 315 CV al prezzo di 65.000 euro. Nel 2013 la Genesis sbarca anche in Europa per la consacrazione definitiva.

Al salone di New York di quest’anno, però, si è poi parlato della vettura come brand di lusso autonomo con una concept già marchiata Genesis e non Hyundai.  

Ora capita di leggere una sorprendente e virgolettata dichiarazione di Thomas Schmid, Chief Operating Officier di Hyundai Motor Europe: “Introdurre un marchio Premium è già una sfida, ma è una sfida ancora più grande se non hai i prodotti necessari. Quindi il lancio europeo avverrà più tardi del previsto perché senza una vasta gamma di motori e un SUV non potremmo avere nè successo nè redditività”. 

Ma, benedetto manager, non potevi accorgerti prima? E a quelli che finora hanno comprato una Tucson o una Santa Fé cosa gli raccontiamo? Che ha comprato un modello di Serie B?

Tornando alla Genesis resta per ora confermato che la commercializzazione del nuovo brand, con in gamma anche una G70 e un crossover, resta circoscritta a USA e Cina, paesi evidentemente considerati meno esigenti.

Gli europei dovranno invece aspettare fino al 2020. Fino al allora dovranno farsi una ragione e intanto continuare a scegliere tra le varie BMW, Audi, Mercedes, Volvo, PSA, Jaguar ed ora anche Alfa Romeo. Passerà loro lo spavento che li aveva paralizzati al comparire della Genesis e potranno continuare a lavorare in pace senza il fiato dell’ammiraglia coreana sul collo.   

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