Al Salone di Ginevra 2014 le sportive sempre protagoniste

Supercar esclusive a parte, al Salone di Ginevra 2014 sono in vetrina i modelli sportivi di maggior richiamo.

06 Mar 2014 motorpad.it
Al Salone di Ginevra 2014 le sportive sempre protagoniste

Una quindicina di novità fanno del Salone di Ginevra 2014 un centro di attrazione irresistibile per gli appassionati di auto sportive. Alcune sono anteprima mondiali, altre europee, ma per tutte il comune denominatore non può che essere la raffinatezza tecnica ai fini delle prestazioni e la linea seducente che ne è l’evidente premessa.

Esaminandole per nazionalità si può ben partire dall’Alfa Romeo 4C Targa che si affianca alla Coupé per rendere ancora più chiaro, urbi et orbi, che le “Alfa son tornate” e rivendicano il loro posto storico tra la auto emozionali dal lato estetico e prestazionale.

Stessa “mission” per la 695 Biposto, l’Abarth più veloce di sempre che sarà costruita in Polonia. Mostra la sua cattiveria (230 km/h, 5,9 da 0 a 100 km/h) con la sua livrea grigio/performance, i cerchi da 18”, il motore 1.400 cc Turbo da 190 CV, il cambio ad H con innesti frontale, il differenziale aubloccante e i freno Brembo.

Si muovono in massa i tedeschi e si comincia con la nuova generazione dell’Audi TT, la terza, rivista stilisticamente a partire da un frontale più importante e dalle luci a LED ridisegnate e forte dei motori diesel da 184 CV e benzina da 230 e 310 CV.

In potenza pura la batte la versione più potente della BMW Serie 2 Coupé che può scaricare alle ruote fino a 326 CV anche se l’aspetto sembra voler privilegiare l’eleganza piuttosto che l’aggressività; nulla ha poi da invidiare alle più grosse coupè di famiglia quanto a tecnologie e dotazioni.

Per Opel l’Astra OPC Extrème sarebbe in realtà una concept che riprende comunque un modello del 2002. Lo collochiamo tra le sportive per la sua derivazione dal prodotto di serie e per la possibilità di essere realizzato in piccola serie. Tutto è chiaro se solo ci si sofferma sulla sua tinta nero racing e sul vistoso alettone posteriore.

Alla Porsche il compito di chiudere il discorso tedesco con la 911 Targa a trazione integrale, autentica icona ora con il tetto elettrico, mossa dal 6 cilindri boxer di 3.400 cc da 350 CV o dal 3.800 cc da 400 CV con cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti.

Sono sempre animati di voglia di sportività anche i giapponesi e la materializzano con l’Infiniti Q50 Eau Rouge che accetta la sfida dei 500 CV e degli 830 Nm di coppia rinunciando un po’ delle raffinatezza estetica cui ci ha abituati la marca a favore di una grinta assolutamente indispensabile per le prestazioni che deve dimostrare. La carrozzeria è in fibra di carbonio.

Sembra quasi che Lexus, rivale in esclusività, si senta chiamata in causa e risponde a tono con la RC F coupé senza compromessi che si affida ad un V8 da 485 CV con trasmissione automatica a 8 rapporti e ad un aspetto che non fa nulla per nascondere la sua aggressività.

Naturalmente Subaru, che di glorie sportive ha di sicuro un ottimo bagaglio ha qualcosa da dire in proposito e lo dice con la WRX STI nell’inconfondibile carrozzeria blu con il grande spoiler posteriore che gli appassionati di rally hanno imparato ad amare e i rivali a temere. Il motore boxer è un 2.500 cc da 300 CV, naturalmente per la trazione integrale.

Più abbordabile, ma non meno piena di pepe la Honda Civic Type R che mette sotto il cofano un motore 2.000 cc turbo da più di 280 CV già Euro6 rinunciando a quell’immagine da signorina bene tutta eleganza e allestimenti di qualità.

Resta da dire della Nissan GT-R Nismo, anabolizzata da una robusta cura che le ha messo in corpo 600 CV che le sono valsi il tempo record sul Nurburgring di 7,8 minuti. Non a caso deriva direttamente dalla versione da competizione GT3.

Portiamo per finire negli USA per dare alla Chevrolet Corvette quello che le spetta, cioè il titolo di icona della sportività americana a quattro ruote, ruolo che viene ribadito dalla Z06 con un nuovo V8 da 625 CV, portata anche a livelli più alti dalla versione “R” che opportunamente elaborata vedremo alla prossima 24 Ore di Le Mans.

Torniamo con i piedi per terra, quanto a prestazioni esasperate con la Cadillac ATS Coupé che ha un grande merito, quello di presentarsi in Europa con una cura di “europeizzazione” che riguarda il tipo di motore (4 cilindri turbo da 276 CV) e, soprattutto, una promessa di guidabilità aderente al tipo di guida (e di strade) del nostro continente. Nell’abituale e riconosciuta cornice di eleganza tipica della marca.

Si chiude il capitolo con un’altra auto entrata nel mito dell’automobilismo sportivo americano: la Ford Mustang. La vedremo finalmente, e non solo nei film, anche in Europa in versione coupé e cabrio. La casa dell’ovale blu l’ha dotata anche del nuovo motore EcoBoost di 2.300 cc da 309 CV; in alternativa il classico V8 di 5.100 cc e 426. Giusto per arrabbiarsi un po’ il listino americano parte da meno di 20.000 euro. 

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