Il Salone di Ginevra 2014 e le concept di maggior interesse

Modelli di studio o prototipi prossimi alla produzione: il Salone di Ginevra è una grande vetrina

14 Mar 2014 motorpad.it
Il Salone di Ginevra 2014 e le concept di maggior interesse

Non c’è occasione migliore di una grande manifestazione internazionale per offrire, alla creatività dei vari centri di ricerca e sviluppo e centri stile, la miglior occasione mettere in mostra le “idee” e le relizzazioni più originali. Il Salone di Ginevra in questo è, da sempre, un punto di osservazione privilegiato e anche in questa ultima edizione non ha mancato di tener fede al suo ruolo.

Ha raccolto consensi unanimi e ammirazione senza riserva quella che per molti è stata definita “la più bella vettura esposta” e che sia italiana è un motivo di orgoglio in più. Parliamo della Maserati Alfieri dove il nome è quello del fondatore della marca, e la funzione  quella di celebrarne il primo centenario. È di certo una di quelle concept di cui, per seduzione di linee, qualità costruttiva, scelta dei materiali e forza di immagine si vorrebbe l’immediato passaggio alla produzione, certi di un altrettanto immediato successo internazionale, sostenuto, come è ovvio, dalla meccanica generale del mezzo.

Per Mazda Hazumi si può parlare come dell’anticipazione di quella che sarà la piccola Mazda2 che dovrebbe debuttare verso la fine dell’anno anche con un nuovo motore turbodiesel di 1.500 cc.

Hyundai Intrado è anch’essa un concept/prototipo molto concreto in programma per il 2015 nella versione definitiva. Alimentata a celle di combustibile è il modello che con la Toyota FCV riporta d’attualità l’alimentazione a idrogeno. Progettato in Europa questo SUV dalle linee aerodinamiche e muscolose utilizza materiali e concetti costruttivi presi dall’aeronautica.

Va strettissimo il termine “concept” per la Mini Clubman di nuova generazione. È in realtà una vera e propria station wagon che allarga e allunga, in senso letterale dei termini la già numerosa famiglia Mini. Le misure crescono a 4,22 mt in lunghezza e 1,84 in larghezza, quindi non più tanto “mini” quanto ad ingombri, che diventano quasi “maxi” con tutto quello che questo comporta in tema di versatilità d’uso, accessibilità e spazio interno. Eleganti gli interni con i rivestimenti in pelle e, per le motorizzazioni, sono evidentemente disponibili tutte le conferme del caso.

Per il suo rilancio Mitsubishi punta forte sui SUV di cui è stata, negli anni, riconosciuta specialista e antisegnana con il Pajero. In questo settore a Tokyo aveva messo in mostra due novità che sono puntualmente sbarcate al Salone di Ginevra. Il primo è il GC PHEV (Grand Cruise Coupé Plug-in Hybrid) SUV di taglia large (4,93 mt) con trazione integrale permanente S-AWC che, tra l’altro, presenta un’originale plancia che percorre tutto l’abitacolo mettendo le informazioni e certi comandi a disposizione di tutti gli occupanti.  Impiega un potente V6 turbo da 330 CV e un’unità elettrica da 70 kW per consumi ridotti ed emissioni sotto i 100 g/km.

Più agile e connotato sportivamente l’XR-PHEV (Cross Runner) fortemente connotato nel frontale e nella linea quasi da coupé. Usa un tre cilindri MIVEC da 136 o 163 CV che decide autonomamente la modalità d’impiego, elettrica, ibrida o parallela in funzione delle condizioni d’uso. 

La terza novità è la AR (Active Runabout) compatto veicolo (4,35 mt) che prefigura la prossima MPV di Mitsubishi. La meccanica è la stessa della HR con il motore meno potente a iniezione diretta di benzina. Modulabili a piacere gli interni con sedili anche “face to face”. Sofisticato il sistema di interconnessione.

Restando in Giappone un segno forte ha lasciato al Salone di Ginevra anche Subaru con la Viziv2. È l’evoluzione di un discorso che parte da più lontano, dal Salone dello scorso anno sviluppato anche a Tokyo con la Vizion Evolution e ora sempre più vicino a quello che, si spera, diventi presto quello che promette, cioè un SUV elegante, sportivo e molto versatile da realizzare con alimentazione ibrida Plug-in composta da un motore 1.600 cc turbo a iniezione diretta e da tre motori elettrici.

È arrivata da Tokyo anche uno dei concept più avveniristici, la BladeGlider, la possibile ed originale auto elettrica del futuro secondo Nissan. Il primo elemento di originalità e nella forma a freccia con la carreggiata anteriore molto più stretta di quella posteriore. Dentro c’è posto per tre persone, il pilota in posizione avanzata al centro e due alle spalle. La tecnologia sfrutta appieno quella che sarà utilizzata dalla Zeod RC che parteciperà alle 24 Ore di Le Mans. Dispone di due motori elettrici “in-well” cioè disposti nelle ruote, alimentati da batterie agli ioni di litio, per la trazione posteriore. La frenata interviene con maggior forza sulle ruote posteriori, diversamente sa quanto avviene normalmente.

La Kia GT4Stinger è un’altra delle concpet che arriva al Salone di Ginevra da quello di Detroit ed è la proposta per una coupé sportiva compatta sviluppata dal Centro Stile californiano della casa coreana. Il 4 cilindri turbo impiegato con i suoi 315 CV, il peso contenuto in 1.300 kg e ripartito in modo equilibrato tra i due assi (52/48%) , le sospensioni a doppi triangolo e i freni Brembo, sono una garanzia di buone prestazioni, anticipate, per altro, dall’aggressività del disegno di carrozzeria. La trazione è posteriore.

Si è mossa con impegno anche Ssangyong che ha portato al Salone di Ginevra la XLV - Exciting Intelligence Lifestyle Vehicle - impegnativa definizione che riguarda una tecnologia ibrida che abbina un motore diesel di 1.600 cc con una elettrica da 10 kW per un SUV dalla carrozzeria dinamica, priva dei montanti centrali, molto incisiva anche nel frontale, nei gruppi ottici e nelle prese d’aria. Lo spazio interno è organizzabile secondo necessità  e il tetto è ad apertura elettronica.

Deciso affondo da parte di Volkswagen nel settore dei crossover. La nuova proposta si chiama T-Roc che completa il discorso già affrontato con successo con Touareg e Tiguan al di sotto della quale la  concept di Ginevra va a posizionarsi. Nell’impostazione stilistica c’è un’implicita affermazione di utilizzo ad ampio raggio, non prevalentemente urbano come per la maggior parte dei crossover compatti. La carrozzeria a tre porte è infatti orientata anche al tempo libero e al fuoristrada, tanto che è prevista la trazione integrale 4 Motion e un tetto composto da due sezioni facilmente rimovibili e da sistemare nel bagagliaio. La “T” della sigla è del resto un collegamento proprio con Touareg e Tiguan. L’unita, motrice è un turbodiesel a iniezione diretta da 184 CV con tre modalità di guida: Street, Offroad e  Snow governato da un cambio DSG a sette marce coadiuvato, a sua volta, dall’assistenza per le ripartenze in salita e per la marcia in discesa.

Alla Vision C la Skoda affida il compito di tracciare le linee di sviluppo dello stile dei nuovi modelli della marca. La linea è quella di una moderna coupé a cinque porte con tetto molto scivolato, tipologia di veicolo che incontra sempre maggior interesse per la sua versatilità in chiave sportiva come provano anche le grosse ruote da 19”, le maniglie delle porte integrate nella carrozzeria e l’accentuata inclinazione del cofano.

La panoramica sulle concept di maggior interesse può chiudersi con la Volvo Estate che al Salone di Ginevra si è guadagnato il titolo di “Car of the show”. È un vero e proprio inno alla purezza del disegno scandinavo per quanto riguarda l’elegante aspetto esteriore che ha sapienti richiami alle station wagon degli anni ‘70 che hanno reso famosa Volvo. Lo stesso vale per la semplicità (che è discorso tutt’affatto diverso dalla povertà) per quanto concerne gli allestimenti interni, i comandi e l’interfaccia uomo-macchina all’interno. Tutto passa per un grande schermo/tablet di controllo touchscreen al centro della console con informazioni e comandi intuitivi e a portata di mano secondo soluzioni che saranno esportate al più presto su tutta la nuova produzione Volvo  a partire dalla Volvo XC90.

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