Le reali alternative al solito carburante viste a Ginevra 2014

In continua crescita l’offerta di modelli elettrici o ibridi al Salone di Ginevra 2014.

07 Mar 2014 motorpad.it
Le reali alternative al solito carburante viste a Ginevra 2014

E’ ormai un appuntamento preciso al Salone di Ginevra quello con il padiglione delle auto elettriche e ibride, con molte proposte da parte anche di aziende che non fanno parte del panorama dell’industria automobilistica mondiale. Limitando pertanto la segnalazione a quelle delle marche più note, la rassegna può cominciare con la Tesla Model S, altro non fosse che per il fatto che questa  a stelle e strisce unica nel suo genere si è classificata terza assoluta tra le concorrenti al titolo di “Car of the Year” 2014. Le vengono riconosciute qualità sportive di vertice che arrivano a 4,4 secondi da 0 a 100 km/h, 210 km/h di velocità di punta e un’autonomia che, a 88 km/h, tocca i 502 km. Il motore elettrico, posto tra le ruote posteriori, sviluppa fino a 416 CV e tra le caratteristiche tipicamente sportiva la Model S offre anche le sospensioni multilink pneumatiche attive.

Altrettanto interessante, sia pure su altro piano e con altre ambizioni di diffusione, è la Golf GTE, che non solo porta Volkswagen nel promettente settore delle ibride plug-in ma che fa di questo modello l’unico con tutte le tipologie di alimentazione, benzina, gasolio, GPL, metano e ibrida. Combina un motore di 1.400 cc turbo da 150 CV con uno elettrico da 102 per una potenza complessiva di 204 CV e le prestazioni dichiarate sono di 217 km/h, (130 in modalità elettrica) 1,5 l/100 km di consumo medio e richiede 2,5 ore di ricarica. Si parla di un prezzo attorno ai 36.000 euro.

Soul EV è una concretissima proposta della coreana Kia che arriva in Europa dal Salone di Chicago e che è già in vendita in alcuni stati degli Stati Uniti. Assicura un’autonomia tra i 130 e i 160 km a 145 km/h di velocità massima grazie ad un motore elettrico da 27 kW-109 CV alimentato da batterie ai polimeri di litio che si ricaricano in 33 minuti all’80% o in 5 ore utilizzando anche sistemi domestici realizzati appositamente. Gode anche di un sistema di recupero dell’energia cinetica molto avanzato e, data la particolare silenziosità di funzionamento, monta un utile avvisatore acustico nelle manovre di retromarcia; come su certi mezzi da lavoro.

Nissan interviene sull’ormai affermata Leaf elettrica incrementandone la carica innovativa con l’applicazione delle tecnologie per la guida automatica. Una soluzione già vista al Salone di Tokyo dove e che viene mostrata al pubblico europeo dopo alcune dimostrazioni pratiche molto convincenti e spettacolari in Giappone. La Leaf “Autonomous Drive” così attrezzata dispone di una particolare piattaforma popolata da sensori, laser, telecamere e radar ed è stata capace di muoversi, senza alcun intervento da parte del pilota, fino ad una velocità di 80 km/h, effettuando anche alcuni sorpassi. Gli sviluppi dell’ambizioso progetto indicano nel 2020 la data in cui si potrà parlare di una produzione in serie.

Non si dovrà attendere tanto per vedere concretizzato un altro prototipo che arriva dal Salone di Tokyo, la Toyota FCV.
E’ il prodotto che porta a termine un lungo programma di sviluppo per arrivare al primo modello fuel-cell di serie che è in calendario per il 2015. Torna quindi d’attualità l’alimentazione a idrogeno (sulla quale si impegna a fondo anche Hyundai) e il modello mostra già una struttura definita anche sul piano stilistico con un aspetto orientato alla sportività.

La conquista più importante riguarda l’autonomia dichiarata in 500 km grazie anche ai progressi realizzati ai progressi realizzati nelle dimensioni e nei costi dei sistemi fuel-cell e nei tempi di rifornimento che scendono addirittura a 3 minuti, come per un normale pieno di benzina o gasolio. I due serbatoi sono posizionati sotto il pianale e in questo modo la FCV mantiene l’abitabilità per 4 persone. Restano perplessità per quanto riguarda la rete di rifornimento per la realizzazione della quale i maggiori costruttori giapponesi si sono già consorziati al fine di ripartire i vistosi investimenti richiesti. 

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