BMW M2 all’Hungaroring

Abbiamo provato la nuova Bmw M2 sul circuito dell’Hungaroring.

17 Jun 2016 Andrea Nicoli
BMW M2 all’Hungaroring

Una nuova BMW è pronta a conquistare il cuore degli appassionati. Una “M” che per filosofia ci riporta al passato, quando nasceva la prima M3 nel 1985 o ancora più lontano nel 1973, quando la casa tedesca lanciava il modello 2002, due berline dallo spiccato DNA sportivo che hanno segnato un’epoca.

Oggi BMW ripropone una compatta coupé a 4 posti con prestazioni da supercar ribattezzandola M2. L’auto dichiara subito il suo carattere attraverso una linea muscolosa con appendici aerodinamiche accattivanti e funzionali. I parafanghi allargati ospitano ruote fino a 20 pollici e carreggiate allargate, cresciute rispetto alla Serie 2 di 55 mm all’anteriore e 80 al posteriore. Il frontale ha ampie prese d’aria per raffreddare il motore ma anche l’intercooler del turbo e i generosi radiatori per l’idraulica del cambio. Materiali nobili come alluminio e magnesio hanno permesso di mantenere il peso di poco inferiore ai 15 quintali, con il risultato finale di garantire un bilanciamento ideale e un rapporto peso potenza di ben 5,5 kg/CV. E arriviamo proprio al motore, al cuore della M2, quello che permette di raggiungere questo valore di riferimento, un feticcio dei palati più esigenti.

 

Sotto il cofano troviamo un sei cilindri, montato longitudinalmente in linea con il cambio e la trazione rigorosamente posteriore gestita da un differenziale autobloccante meccanico intelligente. Un 3.000 cc a benzina con la sovralimentazione twin-turbo che permette di raggiungere valori di 370 CV a 6.500 giri, con una coppia motrice variabile tra i 460 e i 500 Nm grazie all’overboost, e sempre piena da 1.450 a 4.750 giri.

 

Il cambio può essere scelto tra un tradizionale meccanico a sei rapporti o a doppia frizione e sette rapporti con comandi al volante con un supplemento di 4.000 euro. Quest’ultima soluzione oltre ad essere comoda nell’impiego, ottimizza le prestazioni. Sfruttando il launch-control elettronico in partenza, le ruote non patinano e lo scatto 0-100 viene bruciato in soli 4,3 secondi. Un’altra conferma di guidare una vera “M”.

 

Tralasciando l’aspetto prettamente sportivo, quasi racing, questa coupé può garantire anche un buon comfort perché l’assetto non spacca la schiena, perché la risposta del motore può essere gestita in modalità “Comfort”, attraverso la sua elettronica personalizzabile attraverso l’ampio display sul cruscotto, e anche il relativo cambio marcia risulta ideale per una gita domenicale con la famiglia. Certo è sui passi alpini o in pista che ci si entusiasma, ma la doppia anima della nuova BMW assolve egregiamente diversi usi.

 

Per chi conosce le qualità del Costruttore tedesco, potrebbe sembrare quasi superfluo parlare di ergonomia dei comandi, di materiali eleganti e ben assemblati tra loro, di gusto generale, ma in fondo sono le caratteristiche che si riscontrano anche su questa sportiva che nasce con una dotazione di base importante. Forse è il minimo che ci si può aspettare da una Serie 2 che costa 62.400 euro, ma in fondo chi compra una “M” cerca innanzitutto la tecnologia e la dinamica di guida; se poi ci si ritrova avvolti tra materiali e finiture eleganti a nessuno dispiace.  

 

Ultime due parole sulla guida, Nel nostro test in anteprima abbiamo avuto il piacere di guidare la vettura in circuito, nell’impegnativo Hungaroring alle porte di Budapest. Un circuito vecchia maniera con saliscendi, esse veloci e tornantoni in contropendenza. A tutto ciò si è unito un clima bizzarro che ha alternato il caldo alla pioggia. In pista grazie alle ampie vie di fuga abbiamo potuto osare in tutta sicurezza, cercando di andare a trovare il limite molto alto della M2. L’auto ci ha sorpreso. Maneggevolezza, precisione di sterzo, ampio range di coppia non hanno mai creato seri problemi. Non serve essere dei piloti esperti per divertirsi con la nuova BMW, l’ottimo bilanciamento e i controlli elettronici di stabilità sono ben tarati e le reazioni sono sincere per una vettura con 370 CV tutti scaricati sul posteriore. Se non siete ancora soddisfatti è possibile acquistare il pacchetto M-Driver’s a 2.550 euro che porta la velocità massima della M2 da 250 a 270 km/h e comprende un corso alla BMW Driving Experience.

In fondo una gran bella sportiva per tanti, budget permettendo.

 

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