BMW Serie 5 Touring, la “coda” si vede ma non si sente

05 Jun 2017 Andrea Nicoli
BMW Serie 5 Touring, la “coda” si vede ma non si sente

In BMW non le chiamano station wagon ma touring, sarà probabilmente anche per il carattere decisamente sportivo che sulla Serie 5 si evince con un perfetto equilibrio dinamico-funzionale.
Siamo arrivati alla quinta generazione della famigliare lunga della Casa tedesca e anche questa serie segue di pochi mesi il debutto dell’ultima berlina. Le due vetture hanno più o meno le stesse dimensioni e dispongono della stessa meccanica con l’aggiunta delle sospensioni posteriori pneumatiche. Non si sa mai si viaggiasse a pieno carico, magari tirando anche un carrello con una barca sopra.
Design accattivante con un Cx record di 0,27, materiali sempre più eleganti, ampia scelta di soluzioni tecniche, dal cambio automatico a 8 rapporti, richiesto dal 98% dei clienti o dalla trazione integrale, in questo caso scelta dal 53%.

La Serie 5 Touring è sicuramente un best seller della categoria, una delle poche auto che si pone come concorrente diretta alle tanto amate Suv e questo incide anche sui prezzi. Si parte con una “base” di 54.150 euro per la 520d trazione posteriore e cambio manuale, che all’atto pratico possono facilmente diventare oltre 70mila con il cambio automatico a 8 rapporti, la trazione X-Drive e un po’ della tecnologia accessoria che il listino BMW mette a disposizione. Disponibile dai primi di giugno, il mese successivo amplierà la sua proposta con una gamma motori e trazione più completa.

Linea sempre equilibrata e sportiva. Frontale più aggressivo, fiancate modellate dall’aria che passa attraverso gli sfoghi inseriti alla base dei passaruota anteriori, qualche millimetro in più nei vari lati e con una lunghezza massima che sfiora i 5 metri (4.943 mm). La parte posteriore della Touring non cresce e mantiene uno sbalzo uguale a quello della berlina a quattro porte. Il portellone è abbastanza inclinato e mantiene una caratteristiche di tutte le 5 Touring: si può aprire sia completamente sia solamente il lunotto per caricare piccoli oggetti. La personalizzazione passa attraverso alcuni dettagli cromati o in tinta con la carrozzeria, colori, cerchi da 19 a 21” ed è possibile scegliendo tra le quattro versioni: Business. Sport, Luxury e M-Sport e i relativi pacchetti disponibili.

Interni funzionali e divanetto prova di bambini. Anche per gli interni ritroviamo tutte le novità introdotte sulla 5 Berlina in termini di design più pulito della plancia, l’ampio display centrale touch da 10,25 pollici, l’head up display aumentato del 70% e i comodi comandi vocali che si aggiungono al pratico joystick iDrive. Lo spazio è abbondante in ogni termine di posti. Il passo è cresciuto di soli 7 mm ma è la distribuzione dei volumi, e la classica posizione dei sedili posteriori leggermente rialzati, a donare grande piacere a bordo. Adesso dietro è possibile montare contemporaneamente anche tre seggiolini per i bambini e il divanetto è frazionabile 40-20-40. I sedili sono facilmente inclinabili a 90° o ribaltabili completamente grazie a tre singoli comandi elettrici, come elettrico è l’apertura del portellone di serie. Abbiamo già parlato della possibilità di aprire il solo lunotto e una v,olta dentro, ora si può beneficiare di una capacità di carico variabile da 570 a 1.700 litri con una portata di ben 730 kg, 120 in più del passato. Sotto il pianale è stato ricavato uno spazio su misura per deporre piccoli oggetti o la stessa tendina copri bagagliaio.  

Sistemi di assistenza alla guida e connessione. BMW è stata una delle prime case a credere nell’interfaccia auto-sistema e negli anni ha continuato a evolvere la connettività e i pacchetti di assistenza alla guida. Non è ancora una guida autonoma, ma attraverso un tastino posto sopra le bocchette di areazione centrali è possibile entrare nel sistema e cambiare molti parametri di guida o di comportamento della dinamica di cambio, motore e sospensioni.

Con il Semi-automated driving si possono staccare le mani dal volante e grazie al cruise control attivo la vettura segue la strada e monitora le altre auto in carreggiata. Con il telecomando è possibile accedere al Remote Control Parking e parcheggiare longitudinalmente la vettura stanno all’esterno della stessa. Nella lunga lista degli accessori, la maggior parte optional, troviamo il Driver Assistance Systems che riceve le informazioni da oltre 20 punti tra sensori e videocamere che controllano anche lateralmente l’auto. Prosegue anche l’evoluzione del Car to Car Communication il sistema che invia autonomamente a un cloud le info che registra (ad esempio le condizioni del tempo) 9e le trasmette alle altre BMW connesse al sistema. Questa è una delle funzioni assieme al Bmw Connected, al Traffic Information, all’Automatic Emergency Call, all’Online Entertainment, l’Apple car play, il Concierge Service e Microsoft Exchange Address. Peccato che per ora alcune funzioni già attive come il Park Now On Street, il Parking Information, il Real Time Traffic Information siano solo attive in alcune città tedesche ma il futuro è ormai dietro l’angolo.
Al momento dell’acquisto del BMW Connected nel costo abbiamo un abbonamento di 2 anni alle connessioni in rete e poi è possibile collegarsi all’hot spot interno fino a dieci connessioni.

Gamma in continua espansione. I motori diesel continuano a occupare quasi completamente le richieste del mercato italiano. BMW risponde inizialmente con la 520d da 190 CV, la 530d con 265 Cv (195 kW) o 183 kW per evitare di incorrere nel superbollo nazionale, sia in versione posteriore o xDrive. L’offerta benzina parte con la 540i xDrive da 340 CV. A cavallo dell’estate arriveranno la 520i (184 CV), la 530i xDrive (252 CV), 520d xDrive (190 CV), 525d (231 CV) e 5440d xDrive (320 CV).

I prezzi partono da 54.100 euro per la 520d base con il cambio manuale a sei marce per arrivare a oltre 75mila euro per la 540i Touring xDrive M-Sport. Il delta prezzo rispetto alla “sorella” berlina è di circa 2.500 euro.

Comfort è agilità che non ti aspetti. L’evoluzione della quinta serie della Serie 5 Touring si percepisce più al volante che in un veloce colpo d’occhio esterno. Questa nuova BMW ha guadagnato parecchio in comfort acustico e le sospensioni (regolabili) filtrano sempre meglio le asperità dell’asfalto senza penalizzare la sensibilità al volante. Fin dai primi chilometri si rimane sorpresi per la precisione dello sterzo e per la sicurezza che si percepisce anche nei rapidi cambi di direzione, grazie anche al peso diminuito di 100 kg.
In cambio automatico a 8 rapporti è diventato il punto di riferimento del settore e anche il piccolo 2 litri diesel (TwinPower Turbo) da 190 CV è più che sufficiente grazie a una coppia di 400 Nm che permette lo scatto da 0 a 100 km/h in 7”8 e una velocità massima di 230 km/h. Passando alla 530d xDrive, la seconda versione che abbiamo provato, è disponibile con due livelli di potenza 265 CV (195 kW) o 183 kW per non cadere nel superbollo, con 630 Nm di coppia massima il piacere di guida aumenta in maniera esponenziale. Qui lo scatto è pari a 5”8, la velocità massima sale a 250 km/h e i consumi rimangono interessanti. Lasciamo perdere il dichiarato della casa: anche divertendoci non è difficile percorre 15 km con un litro di gasolio. 

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