Mazda 2, compete con modelli più grandi e titolati per qualità e dotazioni

13 Mar 2018 Marcello Pirovano
Mazda 2, compete con modelli più grandi e titolati per qualità e dotazioni

Ci hanno messo tutto il comprensibile spirito di corpo e magari anche un filo di enfasi e dopo il profondo rinnovamento cui è stata sottoposta l’hanno definita la “piccola ammiraglia”.
E’ la Mazda 2 che abbiamo messo alla prova nella versione a benzina 1.5 Skyactiv da 90 CV (quella di mezzo tra i 75 e i 115 CV disponibili) e cambio manuale a 5 marce in allestimento Exceed con i-Activsense Technologie, Exclusive Pack e Connectivity Pack. Sono gli elementi che portano il prezzo di listino dai 18.000 euro di partenza (da valutare anche computando i 3 anni di garanzia) a 20.300 ma che giustificano appieno il termine “ammiraglia” con il lunghissimo elenco di dotazioni di sicurezza, assistenza alla guida, confort, infotaiment e navigazione.

Conviene allora ricordare le caratteristiche cominciando da quel “piccola” che ha valore solo in quanto il modello in questione è l’entry level della casa di Hiroshima, ma tutto si può dire tranne che si tratti di una city car nella comune accezione del termine. E’ Lunga infatti 4,06 mt, larga 1,70 e alta 1,50, misure che la portano fuori dal classico “segmento A” con proposte tra i 3,50 e i 3,80 mt e la rendono più che idonea anche per lunghe e confortevoli trasferte in un ambiente di grande qualità complessiva e non ne compromettono la maneggevolezza nel traffico cittadino e la facilità di parcheggio. Ovviamente con tutta la famiglia al seguito - se numerosa - non ci si può fare un trasloco, ma il bagagliaio di 280 dmc utili, in condizioni normali e fino a 950 a sedili posteriori ripiegati, il suo dovere lo fa.

Di questa Mazda 2 colpisce però, per cominciare, la piacevolezza e la personalità dello stile, uno dei mix meglio riusciti di eleganza e dinamismo. Vi si ritrovano, ben interpretati, i principi e le originalità del pluripremiato Kodo Design che caratterizza e rende inconfondibile la nuova produzione Mazda. Al riguardo si può anche rischiare un’impressione non peregrina: 2 o 3 cm in più in altezza e si potrebbe parlare di una Crossover bell’e pronta.

Alla guida la prima impressione positiva riguarda i sedili molto migliorati nei rivestimenti (anche in pelle) e nel confort; sono in linea con l’allestimento generale che appare - ed è - di maggior pregio complessivo. Discorso che vale per il volante e la plancia con grande tachimetro centrale, l’head-up display che non distrae dalla guida e il luminoso schermo a colori da 7” dell’Active Driving Display; decisamente apprezzabile il livello di insonorizzazione che lascia godere in pace la radio.
Per quanto riguarda la dinamica di guida fa valere i suoi meriti il sistema G-Vectoring Control che rende più precisa e sicura l’entrata e l’uscita di curva intervenendo sulla coppia del motore e sulla sterzata. Sono anche avvertibili le migliorie apportate alle sospensioni sia per quanto riguarda assorbimento delle asperità, sia per la fedeltà di traiettoria e contenimento del coricamento laterale nelle curve veloci.

Mettiamola così: si può benissimo sentirsi fuori dalla mischia dei modelli troppo unificanti della grande serie. Senza svenarsi e con non poco piacere di guida.

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