MERCEDES CLS

Quattro “plus”, tutti di grande sostanza, segnano il passaggio tra la prima generazione (era il 2003) e la seconda serie della Mercedes CLS in arrivo a inizio 2011.

18 Oct 2010 motorpad.it
MERCEDES CLS
Quattro “plus”, tutti di grande sostanza, segnano il passaggio tra la prima generazione (era il 2003) e la seconda serie della Mercedes CLS in arrivo a inizio 2011. Quando si dice evoluzione della specie.

PLUS N° 1. Uno stile ancora più dinamico ed elegante, fuori e dentro, che fa di questo vero e proprio coupé a quattro porte un punto di riferimento del settore.
Il primo segno forte è nel frontale, incisivo in stile SLS AMG, con la grande stella al centro e la calandra non integrata nel cofano, così da farlo apparire più lungo e possente. I passaruota in evidenza e la linea di cintura sull’asse posteriore fanno il resto. 
L’allestimento interno, organizzato su quattro posti, è il trionfo della qualità e del lavoro “artigianale”. La plancia collega visivamente le due portiere anteriori in una specie di abbraccio e nella parte superiore è in tigrato il monitor. Aumenta anche la capacità del bagagliaio, fino a 520 dmc e gli schienali posteriori sono anche abbattibili.

PLUS N° 2. Incremento di efficienza dei motori, da cui un “minus”, quello dei consumi che scendono anche del 25%  e, di conseguenza, calano anche le emissioni inquinanti.
Due quelli programmati al lancio, entrambi sei cilindri e BluEFFICIENCY. Eroga 306 CV il 350 a benzina e 265 il diesel del 350 CDI. Con tanta cavalleria sotto il cofano non c’è certo da stupirsi se la CLS viaggia veloce ed agile su ogni percorso. Stupiscono, se mai, i consumi medi che per il benzina beneficiano anche della tecnologia Start/Stop.
Fra qualche mese ci saranno novità importanti alla base ed al vertice della gamma con un quattro cilindri 250 CDI da 204 CV e solo 5,1 litri per 100 km di consumo medio e un poderoso 500 V8 da 408 (!) CV. Anche queste unità disporranno del sistema Start/Stop.

PLUS N° 3. Le brillanti prestazioni e la godibile dinamica di marcia devono qualcosa, anzi molto, anche all’aerodinamica – Cx:0,26 - ed alla struttura leggera del modello che recupera chilogrammi realizzando molte componenti della carrozzeria, dell’autotelaio e del motore in alluminio. Che questi particolari escano da una azienda italiana, il Gruppo Fontana di Calolziocortre (LC), è una conferma che le eccellenze del “made in Italy” non riguardano soltanto la moda.
Gioca poi un ruolo fondamentale anche il servostrerzo elettromeccanico, docile e leggero nelle manovre lente, preciso e progressivamente diretto in velocità come è giusto su una sportiva vera di un certo ingombro (4,94 metri). L’interazione tra pilota, veicolo e strada è esemplare.

PLUS N° 4. La sicurezza. La nuova CLS si arricchisce anche dei gruppi ottici a LED High Performances con colorazione simile alla luce diurna, abbaglianti adattativi e maggiore durata.
Arriva poi il Blind Spot Assist (controllo dell’angolo morto) provvidenziale per sorpassi sicuri così come il sistema antisbandamento che “rimette in riga” la vettura, con  segnalazioni e con opportune controfrenate, quando questa devia involontariamente dalla “retta via”. Sistemi che si aggiungono alla batteria di 12 apparati che assistono il pilota in ogni situazione e rendono molto più sicura la marcia e rilassante il viaggio.

Interessanti i prezzi in rapporto alla concorrenza ed al “value for money” vista la ricchezza delle dotazioni: da 69.690 a 74.298 euro.
Torna indietro
Tags

notizie correlate:

Vadim Odinzoff, Mercedes plug-in hybrid
Intervista a

Vadim Odinzoff, Mercedes plug-in hybrid

16 Jan 2024 Paolo Pirovano

vediamo come Mercedes affronta la transizione energetica e del ruolo che hanno le motorizzazioni plug-in in questa fase di passaggio, che ha nell’auto elettrica il punto...

Continua