Mini 5 porte

4 porte e portellone, 4/5 posti e un vero bagagliaio

20 Oct 2014 motorpad.it
Mini 5 porte

E’ pronta a rispondere alle aspettative che ha creato la nuova Mini 5 porte e, per cominciare lo fa con una vera e propria gamma all’interno della più ampia famiglia Mini che infatti si arricchisce di 6 varianti: due One, una Cooper, una Cooper D, una Cooper S ed una Cooper SD, con le più piccole One che arriveranno il prossimo mese. E già che ci siamo indichiamo il range dei prezzi chiavi in mano che vanno da 19.100 a 29.400 euro: non popolarissimi ma in linea con i contenuti e il posizionamento di ogni altra versione Mini.

Dal punto di vista estetico questa 5 porte è sicuramente piacevole in particolare nella soluzione della fiancata allungata dalle quattro porte, nell’inclinazione del lunotto e nei  gruppi ottici a LED che rappresentano le novità del modello pronto ad assolvere anche al suo compito “funzionale” di catturare l’attenzione di quella potenziale clientela che alla Mini chiede miglior accessibilità e abitabilità e un bagagliaio non da city-car.

In 3,98 mt (16 cm più della 3 porte, di cui 7,2 cm nel passo) gli stilisti hanno ottimamente organizzato lo spazio interno con un divano posteriore da 2/3 posti e un vano bagagli di 276 dmc utili che possono dilatarsi fino a 941 se si ripiega questo divanetto.

L’allestimento interno non tradisce certo le aspettative e le abitudini di Mini a cominciare dai rivestimenti in stoffa, stoffa/pelle e pelle e  dai cerchi in lega da 15, 16 o, a richiesta, anche da 18” a seconda delle versioni e delle motorizzazioni. Quanto alle dotazioni qualificanti nell’area della sicurezza, dell’assistenza alla guida e dell’infointrattenimento non viene tradito il concetto della “mini ammiraglia” che non rinuncia in pratica a nessuna delle ultime conquiste tecnologiche in queste aree con anche qualche novità come il MINI Driving Modes che consente di variare la taratura della vettura attraverso una manopola alla base della leva del cambio o del selettore passando da MID mode, a Sport o a Green Mode. 

I motori sono tutti turbo e ovviamente già ampiamente collaudati sulle altre varianti Mini.

Eccoli in dettaglio: per i benzina tutti a iniezione diretta One, Cooper e Cooper S troviamo rispettivamente il tre cilindri  di 1.200 cc da 102 CV, ancora un tre cilindri ma da 136 CV e il potente quattro cilindri da 192 CV.

Anche per i Diesel One D, Cooper D e Cooper SD si ripete la soluzione dei tre cilindri per i due meno potenti, 95 e 116 CV e del quattro cilindri al top con 170 CV.

I consumi medi si situano tra 3,5 e 5,9 l/100 km con emissioni di CO2 tra 92 e 136 g/km. In questi risultati si sente la presenza dello Start/Stop e dello Green Mode optional.

Per tutti il cambio è manuale a sei marce tranne e come optional è previsto il cambio Steptronic a sei marce (tranne la diesel d’accesso) anche in versione sportiva per le Cooper S ed SD.

Nel comportamento dinamico è salvo, e semmai esaltato, l’irrinunciabile “comportamento go kart” che sfrutta la specifica taratura e la tecnica di assetto perfezionata per cui, a prescindere dalla potenza disponibile, mai si perdono quella briosità  e agilità tipiche di ogni Mini insieme ad una tenuta di strada che si avvale anche di carreggiate e sbalzi corti per il miglior appoggio a terra e per il controllo degli ingombri

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