Opel allarga la famiglia X con la Grandland X nel segmento C-SUV

03 Oct 2017 Silvia Pirovano
Opel allarga la famiglia X con la Grandland X nel segmento C-SUV

Sgomberiamo subito il campo da ogni possibile dubbio: il “grand” nel nome del nuovo crossover di Opel non significa che ci troviamo di fronte ad un veicolo di “grandi” dimensioni. Il Grandland X in questione misura infatti 4,48 mt di lunghezza, 1,86 in larghezza e 1,61 in altezza che, altezza parte sono gli ingombri di una berlina media.

E c’è poi un altro particolare da chiarire relativamente al nome del veicolo e cioè che la X non sta a significare, come di solito avviene, che il veicolo è dotato di trazione integrale perché questa tecnologia non è disponibile nemmeno richiesta e le ruote motrici sono quelle anteriori.
Precisati questi dettagli, è giusto invece sottolineare che quando a sviluppare un nuovo modello ci si mettono insieme due importanti costruttori le cose possono anche riuscire meglio.

La Grandland X nasce infatti sulla base della Peugeot 3008 con la quale condivide anche i motori che, con un supplemento di 1.500 euro, possono essere abbinati ad una trasmissione automatica. Non solo, dal SUV del leone viene prelevato anche l’IntelliGrip che sui terreni a scarsa aderenza come neve, sabbia e fango fa egregiamente il suo mestiere garantendo maggior sicurezza e una buona trazione in cinque modalità di marcia. Il supplemento richiesto costa tra 300 e 500 euro (a seconda dell’allestimento) e comprende anche gli pneumatici All Season da 18”.

Tutto questo è stato rivestito da Opel con un disegno di carrozzeria piacevole e non privo di una certa eleganza e sportività. Le forme a prima vista sono una promessa (mantenuta) di buona disponibilità di spazio interno e arredato con cura; vedi ad esempio i sedili accoglienti e certificati per la migliore postura e un bagagliaio che offre un volume utile di 514 dmc dilatabili a 1.650 con apertura di passaggio per carichi lunghi come, ad esempio, gli sci e apertura e chiusura con il piede sotto il pianale in caso di mani occupate.

Tra le tecnologie utili per la sicurezza e l’aiuto alla guida che vanno ormai democratizzandosi su ogni tipologia di veicolo spicca e proietta la Grandland X in superiori segmenti del mercato l'Opel OnStar, con la sua funzione ulteriormente migliorata di "pronto intervento" per ogni imprevisto e forma di assistenza. Gli fanno  compagnia, tra l’altro, il WiFi di bordo al quale si possono collegare fino a 7 dispositivi, il Pedestrian Alert, la frenata d’emergenza, il sistema di mantenimento della corsia, l’assistenza alla partenza in salita, il rilevamento stanchezza guidatore, quello dei segnali stradali, il Cruise control, la telecamera a 360º, il Navi 50 IntelliLink e il parcheggio automatico. Due i motori subito disponibili il benzina sovralimentato di 1.200 cc e 130 CV e il turbodiesel di 1.600 cc da 120 CV entrambi abbinati al con cambio manuale o automatico a sei rapporti.
Dichiarano rispettivamente consumi medi di 5,5/5,1 e 4,6/4,0 l/100 km con emissioni di CO2 di 118 e 105 g/km.
È già in arrivo per il prossimo anno un turbodiesel da 180 CV con nuovo cambio automatico a otto rapporti. L'attesa più importante è però per la versione ibrida plug-in PHEV in programma per il 2019 anche con la trazione integrale.

La presa di contatto con la strada ha messo in luce una posizione di guida favorevole al buon controllo della strada e degli ingombri, un isolamento acustico particolarmente curato con entrambe le motorizzazioni e una più che accettabile agilità di marcia, praticamente esente da fastidiosi rollii.
Tre gli allestimenti, Advance, Innovation e B-Color e cinque pacchetti di personalizzazione. Il listino parte da 26.000 euro e sale fino a 34.100 euro; in fase di lancio è prevista una promozione su tutta la gamma Grandland X che, ad esempio, vede la versione di ingresso Advance 1.2 benzina da 130 CV a 21.900 euro.

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