PEUGEOT 5008

Basata sulla piattaforma della 308, la Peugeot 5008 conserva l’abitabilità per sette persone adulte già presente sulla 308 SW, interpretata, però, secondo la formula della monovolume.

15 Dec 2009 motorpad.it
PEUGEOT 5008
Basata sulla piattaforma della 308, la Peugeot 5008 conserva l’abitabilità per sette persone adulte già presente sulla 308 SW, interpretata, però, secondo la formula della monovolume. Prima vettura compatta di questa categoria per la casa francese, la 5008 offre interessanti spunti di stile, un’abitabilità generosa e qualità di guida inaspettate per il tipo di veicolo. Per il primo aspetto, dato ormai per scontato che il tema “mono” sia il più difficile da creare da parte di qualunque centro stile, va detto che la Peugeot ha sviluppato con mano sicura il look del nuovo modello. Rispettati così i capisaldi del frontale inclinato con grande parabrezza e della coda verticale, alla 5008 è stato dato un certo slancio che le dona un colpo d’occhio da wagon alta, ottenuto con il cofano pronunciato e con un attento sviluppo della superficie vetrata. Anche la linea di cintura che sembra guizzare dai gruppi ottici anteriori e il padiglione leggermente calante verso la coda giocano a movimentare l’insieme, per sua natura piuttosto massiccio.
Il posto guida non sorprende, bensì è una conferma del buon lavoro fatto con la 3008, il crossover compatto recentemente presentato, di cui la 5008 mutua l’intera plancia, senza dubbio ben riuscita per praticità e disegno. Così, ci si trova al volante con una postura tipicamente automobilistica, con volante prossimo alla verticale (24,8° di inclinazione), le gambe correttamente allungate, il cambio a portata di mano e il comando di servizio di-stribuiti con razionalità. L’unica e sostanziale differenza con un’auto tradizionale è che si sta un po’ più in alto. Alla guida si apprezza la presenza dell’head up display, uno schermo trasparente posto sopra la palpebra della strumentazione di guida, che segna la velocità e il margine di sicurezza rispetto al veicolo che precede, espresso in secondi, per cui cambia in funzione della velocità stessa; oltre a ciò può apparire l’indicazione dell’inserimento del limitatore di velocità. Il vantaggio sostanziale del dispositivo è la sua messa a fuoco all’infinito, che consente una lettura senza distrarsi dalla guida.

La sensazione di notevole agio a bordo è offerta anche ai restanti sei passeggeri. Grazie a una superficie vetrata di ben 5,77 metri con il grande tetto in cristallo, la luminosità a bordo è notevole. I sedili, realizzati con cura, sono tutti di tipo singolo e a dimensioni adatte ad accogliere un adulto, grazie anche alla larghezza dell’abitacolo che, ai gomiti, offre 1.476 mm in prima fila, 1.520 in seconda e 1.341 per i due posti in terza posizione.
In particolare, la seconda fila ha un pratico meccanismo di ripiegamento per accedere dietro ed è scorrevole e regolabile in inclinazione dello schienale. Tutti e cinque i posti sono abbattibili a filo del pavimento, mentre la poltrona anteriore destra può essere sistemata a portafoglio, ottenendo così un piano di carico lungo ben 2,760 mm. Inoltre, nell’abitacolo sono presenti numerosi vani per piccoli oggetti, fra cui una botola refrigerabile da 10,5 litri di capacità, posta fra i sedili anteriori.
La ventilazione è molto curata, con flussi d’aria supplementari regolabili dalla seconda fila e un sensore per la qualità dell’aria a chiusura automatica.
L’intrattenimento a bordo è stato particolarmente curato, con la presenza di prese jack, USB e l’offerta (in opzione a 600 euro) di due monitor da 7” inseriti dietro ai poggiatesta anteriori, che possono trasmettere separatamente film e videogiochi. L’offerta dei motori è equilibrata. Fra quelli a benzina, troviamo due 1.600 cc, realizzati in collaborazione con BMW. Il VTi da 88 kW-120 CV, pur rappresentando l’offerta di base, è meccanicamente raffinato, per la presenza della gestione variabile delle fasature di aspirazione e scarico così come dell’alzata delle valvole d’immissione. Il cambio è a cinque marce.

Indubbiamente brillante è il 1.600 THP che, sovralimentato da turbocompressore con iniezione diretta e coadiuvato da un cambio a sei marce, offre un’elevata forza motrice (240 Nm a 1.400 giri) che permette di guidare in souplesse, mantenendo un passo notevole anche sui percorsi misti, sempre con un livello sono molto contenuto.
Il motore di punta per il nostro mercato sarà però il 1.600 HDi diesel, purtroppo assente nella nostra sessione di prove e non ancora omologato Euro5 come invece lo sono già tutti gli altri propulsori della gamma 5008. Pur conoscendone le doti, ci riserviamo il giudizio in una prova futura, soprattutto per vagliarlo “al tiro” dei 1.547 kg di massa della vettura, sia con il cambio manuale, sia con il robotizzato, entrambi a sei rapporti.
Al di sopra di ogni dubbio è invece il 2.000 cc HDi. Dotato di potenza più che adeguata a un regime molto contenuto (3.750 giri/min.) e soprattutto di coppia esuberante (340 Nm a 2.000 giri), si presenta come l’unità ideale per la 5008, soprattutto se si intende usare la vettura prevalentemente nei percorsi lunghi, dove la messa a regime della temperatura del motore e l’uso regolare giocano le carte vincenti del motore diesel.

E veniamo all’aspetto più convincente della 5008. Guidarla, soprattutto in edizione 1.6 THP oppure 2.0 HDi, va ben oltre le aspettative di chi sceglie un monovolume. Pur non presentando particolari raffinatezze nel comparto sospensioni (MacPherson davanti e asse torcente dietro) la 5008 si fa condurre con piacere, per la precisione dello sterzo, per la saldezza dell’assetto e per il generale livello di comunicativa che offre, senza per questo disturbare il confort, che rimane sempre di alto livello. Perfettamente manovrabile il cambio manuale a sei rapporti ma, per chi proprio volesse evitare qualsiasi impegno, la 5008 2.0 HDi può essere dotata in alternativa del cambio automatico, sempre a sei rapporti, Tiptronic System Porsche, con il quale il motore è messo a punto per erogare 13 CV supplementari, per un totale di 163. Sempre a proposito di disimpegno, citiamo la presenza di dispositivi come l’Hill Holder, che facilita le partenze in salita impedendo l’arretramento del veicolo, e l’Advanced Parking System, che “prende le misure” dello spazio di posteggio; se questo è parallelo al veicolo: basta percorrerlo lentamente sulla sua lunghezza e il sistema vi dirà se la manovra è possibile.
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