Renault Twingo

Aria nuova tra le city car dove irrompe la terza generazione della Twingo

11 Sep 2014 motorpad.it
Renault Twingo

Nel 1992, al Salone di Parigi, Renault mise a rumore il mondo dell’auto presentando la Twingo. Nasceva allora una city car che ancora non si era vista nelle sue forme da micromonovolume tutto spazio e aerodinamica, tipologia di veicolo che, a sua volta, era del tutto inedita. Ristilizzata nel 2004 la piccola Renault ha poi abbandonato questa originale formula nel 2007 e giunge ora alla terza generazione di nuovo con un grosso bagaglio di novità ed anche in ottima compagnia. Nasce infatti nel quadro dell’accordo con Daimler per quanto riguarda "quello che non si vede"  e cioè gran parte della sostanza tecnica a partire dal pianale.

La premessa è di grande importanza non solo per il peso dei due marchi, ma perchè dalla esigenza di Mercedes di collocare il motore in posizione posteriore nasce la prima e rivoluzionaria novità per la Twingo, quella appunto del motore e della trazione posteriore con tutte le conseguenze stilistiche, tecniche e pratiche, a cominciare dalla accessibilità enormemente facilitata, che ne conseguono.

La nuova Twingo diventa una vera cinque porte, per altro ottimamente mascherate, quelle posteriori, dalle maniglie mimetizzate nel montante. Non solo. Privo del motore lo sbalzo anteriore si è fatto più corto e libero, consentendo l'utilizzo di nuove e più efficaci sospensioni, una miglior visibilità e soprattutto un minor ingombro complessivo e cioè 3.595 mm. Insieme al passo portato a 2.492 mm questo influisce, sulla grande maneggevolezza del veicolo (4,30 mt il raggio di sterzata) preziosa in città e nelle manovre di parcheggio.

Altri vantaggi riguardano un’abitabilità interna più generosa e un bagagliaio che può passare da 188 a 219 dmc utili ed anche a 980 ribaltando i sedili posteriori per una lunghezza che può raggiungere i 2.310 mm ripiegando il sedile anteriore a  fianco del pilota.

L’allestimento poggia su due elementi decisivi: un evidente innalzamento del livello di qualità percepita e reale e una vasta possibilità di personalizzazioni che parte dai vivaci e brillanti colori di carrozzeria dalla decisa e piacevole personalità che adotta il nuovo corso stilistico introdotto dalla Clio nel frontale e richiama le spalle ben in evidenze della indimenticata R5 Turbo nella parte posteriore; un gran numero di particolari di arredo da “vestire” secondo gusti e la personalità di ciascuno fanno il resto.

Altro elemento di grande importanza e al passo con i tempi che caratterizza la nuova Twingo è la connettività nell’area della navigazione, multimedia, telefono e veicolo che si offre in due versioni: R&GO semplice e intelligente e nella più completa formula R-Link Evolution che sconfina in soluzioni da vettura di ben altro segmento.

Lo stesso vale per le dotazioni di sicurezza che si riassume in tre sigle ABS, ESP e TPMS (controllo pressione pneumatici) e dispositivi quali l’assistenza per le ripartenze in salita e avviso del superamento involontario della linea di corsia.

Al capitolo motorizzazioni, ovviamente a trazione posteriore, la Twingo offre le ultime novità cominciando dall’adozione del tre cilindri Energy TCe da 898 CV Euro6 da 90 CV, 4,3 l/100 km di consumo medio dichiarato (poco più di un litro in più nella prova reale alla prima presa di contatto) e 99 g/km di emissioni di C02. L’alternativa è il 1.000 cc da 70 CV aspirato, con o senza Start e Stop, nel primo caso anche questo Euro6. I consumi sono praticamente identici e lo scarto più avvertibile è sta nella circolazione urbana dove la coppia meno generosa che richiede un ricorso al cambio un po’ più frequente nella macia lenta. Sono entrambi ben isolati acusticamente.

In questo campo la situazione dovrebbe evolvere con l’arrivo, già programmato, della trasmissione automatica, così come è attesa lalimentazione a GPL.

Tra le note che richiederanno un minimo di assuefazione si segnalano le operazioni un po’ più lunghe e complicate del solito per scoprire il vano motore (occorre scaricare leventuale b bagaglio) e quelle che riguardano il sollevamento del vano anteriore che richiedono lo stacco di due particolari inseriti a incastro della calandra e l’uso della chiave. Dettagli in un complesso largamente positivo.

Il listino parte da 9.950 euro (8.950 nella promozione di lancio) e sale fino a 14.750 euro nell’allestimento top. 

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