Sulla Honda Civic arriva il nuovo motore diesel 1.6 da 120 CV

30 Jan 2018 Paolo Pirovano
Sulla Honda Civic arriva il nuovo motore diesel 1.6 da 120 CV

Alla decima generazione della Honda Civic, presentata ad inizio 2017, mancava ancora qualcosa per completare l’offerta e con la motorizzazione diesel la gamma è completa e pronta ad affronta  il difficile segmento C. Infatti finora il modello più conosciuto e venduto dalla casa giapponese, prodotto in oltre 24 milioni di unità dal 1972, disponeva solo di propulsori a benzina: il 1.000 cc, tre cilindri turbo da 130 CV e il quattro cilindri 1.500 sempre turbo da 192, senza dimenticare l’iconica Type R con il suo 2 litri da 320 CV.

Arriva ora il quattro cilindri turbo diesel di 1.597 cc da 120 CV i-DTEC e una coppia di 300 Nm a 2.000 giri e dichiara un consumo di 3,5 lt/100 km e 3,4 lt/100 km nei dati di omologazione NEDC con emissioni di CO2 pari a 93 gr/km per la berlina 5 porte e di 91 gr/km per la Sedan 4 porte. Si tratta di una unità interamente riprogettata nell’ottica della riduzione degli attriti e per questo utilizza pistoni in acciaio che disperdono meglio il calore (prima erano in alluminio), alleggerito nelle componenti; utilizza inoltre una turbina di nuova progettazione.

Questo ha portato anche alla riduzione delle vibrazioni e della rumorosità e per ridurre le emissioni di NOx è stato dotato di un catalizzatore con filtro antiparticolato DPF ad accumulo con rigenerazione più efficiente che non richiede additivo ADBlue. Per ottimizzare ulteriormente le prestazioni è abbinato ad un cambio manuale a sei rapporti che verrà affiancato a partire dall’estate da un automatico a 9 marce. Un lavoro quanto mai complesso e che ha richiesto grande impegno per i tecnici giapponesi per arrivare ad un risultato finale di -1 gr/km di CO2 rispetto all’unità che sostituisce e che fa capire quanto siano diventate restrittive le normative.

Questo lavoro è servito per rientrare all’interno delle più severe norme di omologazione sui consumi Euro 6d basati sul protocollo WLTP che cerca di riprodurre una situazione di guida più vicine a quelle di un uso normale, non di laboratorio. Non solo, ma le normative appena entrate in vigore prevedono anche un ulteriore controllo stradale attraverso le procedure RDE dove, attraverso le misurazioni di un ente esterno, i dati dichiarati possono essere verificati con un coefficiente di moltiplicazione di 2,1; questo poi dal 2020 scenderà fino al 1,5.

Nell’uso pratico la coppia disponibile già ai bassi e ben supportata dal cambio molto rapido e preciso con una leva corta rende particolarmente fluida l’andatura. Si confermano così quanto di positivo già visto sulle versioni a benzina e l’aumento di peso di questa nuova serie, ora anche  lunga 4,51 mt, non incide sulla dinamica.

Per i prezzi la Civic diesel mantiene gli stessi allestimenti Comfort, Elegance ed Executive con un entry level da 23.900 euro e un differenziale di 1.500 euro in confronto al 1.000 cc a benzina, per arrivare al top di gamma a 29.900. In definitiva il nuovo diesel si dimostra propulsore particolarmente adatto al mercato italiano che ancora richiede fortemente questa alimentazione e che sarà fondamentale per le vendite della Civic dove, secondo le previsioni della casa, arriverà a coprire fino all’60% delle immatricolazioni. La berlina 5 porte viene costruita nello stabilimento inglese di Swindon per essere esportata in tutto il mondo, mentre la Sedan è prodotta in Turchia.

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