Suzuki Jimny 4ª generazione. Nuovo ma classico inimitabile

26 Sep 2018 Silvia Pirovano
Suzuki Jimny 4ª generazione. Nuovo ma classico inimitabile

Piccolo è bello, inconfondibile e inimitabile. È il mini SUV Suzuki, o meglio il “Suzukino” che ora è famoso nel mondo con il nome di Jimny ma che nel 1970, pantografando in dimensioni ultra compatte la bellicosa Jeep, la ingentilì e rese simpatica inventando una inedita tipologia di veicolo.
Buono, buonissimo per il fuoristrada più estremo, data la presenza della trazione integrale inseribile 4WD AllGrip Pro e delle marce ridotte, ma anche per muoversi con agilità nel traffico cittadino e per catturare d’istinto.

Adesso si rinnova completamente mantenendo, in fatto di stile, la imperdibile identità del frontale a 5 feritoie, dei fari rotondi con indicatori di direzione separati, della forma squadrata e cofano piatto che regala visibilità, abitabilità e versatilità più di quanto non sembri dalle dimensioni: 3.480 mm di lunghezza (3.645 mm inclusa la ruota di scorta), 1.645 mm di larghezza, 1.720 mm di altezza, con un passo di 2.250 mm.

Gli interni rispecchiano la voglia di avventura del nuovo Jimny: semplici, funzionali, resistenti e di buona qualità. Al centro della plancia c’è un grande touchscreen da 7” che gestisce l’infotainment, e i comandi, i principali anche al volante, sono studiati per essere sempre a portata di mano, soprattutto durante l’offroad.
Il bagagliaio ha una capacità che varia da 85 litri, un po’ pochini con i quattro posti occupati, fino a un massimo di 830 litri.

Si arricchisce la scheda tecnica specie in direzione della sicurezza attiva e del “colloquio” diretto con il pilota che viene allertato, ad esempio, in caso di superamento involontario della carreggiata, oppure, nel momento in cui viene rilevata una potenziale collisione, il sistema “Suzuki Safety Support” può renderne più incisiva la frenata o frenare autonomamente. Di serie troviamo anche il dispositivo che commuta automaticamente i fari da abbaglianti ad anabbaglianti e quello che monitora i segnali stradali.
Per il nuovo Jimny c’è un solo motore a benzina di 1.500 cc elevato a 102 CV abbinato a un cambio manuale a 5 marce, con in alternativa dal gennaio 2019, la trasmissione automatica a 4 rapporti.

Il telaio a traliccio è molto efficace su ogni terreno e ad ogni andatura e consente di ottenere angoli caratteristici estremi: 37° l’angolo di attacco, 28° quello di dosso e 49° quello di uscita, oltre ad un’altezza da terra di 21 cm. Una nota particolare, che gli sterrati della Sardegna hanno messo in evidenza, meritano poi le sospensioni ad assali rigidi caratterizzate dalla spinta verso il basso che riceve la ruota opposta a quella impegnata, verso l’alto, su un ostacolo. Inoltre, oltre al già citato ed efficace sistema di trazione integrale AllGrip Pro con marce ridotte, il nuovo Suzuki Jimny è dotato anche dell’Hill Hold Control per le ripartenze in salita e dell’Hill Descent Control per affrontare la discesa in totale sicurezza di terreni ad elevata pendenza. 

Jimny, disponibile in otto tinte, viene subito commercializzato a 22.500 euro in un unico allestimento Top, con tutto di serie; due soli gli optional, la carrozzeria bicolore con tetto nero a 400 euro e il cambio automatico a 1.500 euro. 

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