24 ORE DI LE MANS 2011
Una delle edizioni più combattute degli ultimi anni e forse di sempre, quella vista lo scorso weekend a Le Mans, sede della più importante e prestigiosa gara di durata del mondo automobilistico.
13 Jun 2011 motorpad.it
Nelle classiche 24 ore di corsa si sono affrontate ancora una volta per la vittoria i due squadroni di Audi e Peugeot. Ha vinto il team tedesco con l’equipaggio composto dal francese Tréluyer, dallo svizzero Fassler e dal tedesco Lotterer. Erano considerati il terzo equipaggio (pur avendo realizzato le pole position) e hanno preceduto di soli 13 secondi la prima delle 908 Peugeot, la numero 9, condotta da Bourdais – Pagenaud - Lamy, vettura gemella a quella dell’equipaggio tutto francese composto da Minissian - Montagny - Sarrazin distaccata di due giri. Altre due Peugeot al quarto e quinto posto. Una bella dimostrazione di gruppo, ma la vittoria ha tutto un altro sapore e valore e la casa del Leone dovrà riprovarci il prossimo anno.
Una 24 Ore disputata, come si è visto, sul filo dei secondi, in pratica una gara sprint per tutta la sua durata con piloti sempre impegnati a tirare al massimo con sorpassi aggressivi e davvero al limite.
Come nel caso di Alan McNish che nella prima ora, nel tentativo di passare un compagno di squadra Audi, finiva per toccarsi con una vettura doppiata ed usciva di pista capottando e distruggendo la sua Audi R15 subito dopo il ponte Dunlop. Vittima senza colpa dello scozzese il nostro Dindo Capello che puntava al poker a Le Mans e invece non è nemmeno riuscito a salire in auto.
Ancora più spettacolare l’incidente avvenuto in piena notte a Mike Rockenfeller nel corso dell’ottava ora quando durante un sorpasso metteva due ruote sull’erba e innescava una drammatica carambola in cui si è veramente temuto il peggio per il pilota. Fortunatamente in nessuno dei due casi si sono avute conseguenze per i piloti.
A quel punto il team Audi rimaneva con una sola vettura mentre Peugeot aveva la squadra al completo ma non ha saputo sfruttare al meglio la situazione, nonostante un’auto che ha richiesto meno soste ai box e con consumi inferiori alla rivale tedesca. Se non altro i francesi possono vantare un’affidabilità davvero invidiabile.
Nelle altre categorie vittoria in LMP2 per la Zytek-Nissan di Ojjeh-Kimber-Smith mentre tra le GTE-Pro (auto guidate da professionisti) sul traguardo è arrivata per prima la Chevrolet Corvette C6Z della squadra ufficiale americana guidata da Garcia-Millner-Beretta. Ha preceduto, anche qui di poco, la Ferrari 458 di Fisichella-Bruni-Vilander mentre al terzo posto la sorpresa BMW M3 con
Priaulx-Muller-Hand. In chiara difficoltà Porsche con le vetture ufficiali dal quarto posto in giù.
Per Audi questa è la 10 vittoria in 13 anni di partecipazioni.
1. Lotterer-Fassler-Treluyer - Audi R18 - 352 giri
2. Bourdais-Lamy-Pagenaud - Peugeot 908 - + 13"854
3. Montagny-Sarrazin-Minassian - Peugeot 908 - 2 giri
4. Gené-Wurz-Davidson - Peugeot 908 - 4 giri
5. Panis-Lapierre-Duval - Peugeot 908 HDI FAP - 16 giri
6. Jani-Prost-Bleekemolen - Lola-Toyota - 17 giri
7. Martin-Leinders-Ickx - Lola Aston Martin - 27 giri.
8. Ojjeh-Kimber Smith-Lombard - Zytek-Nissan - 29 giri (1° LMP2)
9. Ayari-Mailleux-Ordonez - Oreca-Nissan - 35 giri
10. Tucker-Bouchut-Barbosa - Lola-Honda - 36 giri
11. Beretta-Milner-Garcia - Corvette C6 ZR1 - 41 giri (1° GTEPro)
12. Newton-Erdos-Collins - HPD ARX-01D - 41 giri
13. Fisichella-Bruni-Vilander - Ferrari F458 - 41 giri
14. Nakano-De Crem-Charouz - Pescarolo BMW - 42 giri.
15. Priaulx-Muller-Hand - BMW M3 GT - 42 giri
16. Lieb-Lietz-Henzler - Porsche 997 - 43 giri
17. Narac-Pilet-Armindo - Porsche 997 - 44 giri
18. Bergmeister-Long-Luhr - Porsche 997 - 45 giri
19. Frey-Meichtry-Rostan - Lola-Judd BMW - 51 giri
20. Bornhauser-Canal-Gardel - Corvette C6R - 53 giri (1° GTEAm)
