MITSUBISHI PAJERO RalliArt Off Road Italy

C’è un’Italia che corre e che vince non solo in pista! E' quella rappresentata dal team RalliArt Off Road Italy che ha conquistato il FIA World Cup Cross Country Rallies (questa la denominazione ufficiale), per i non addetti ai lavori, il campionato

18 Dec 2012 motorpad.it
MITSUBISHI PAJERO RalliArt Off Road Italy
C’è un’Italia che corre e che vince non solo in pista! E' quella rappresentata dal team RalliArt Off Road Italy che ha conquistato il FIA World Cup Cross Country Rallies (questa la denominazione ufficiale), per i non addetti ai lavori, il campionato mondiale per vetture fuoristrada, quelle per intenderci che possono partecipare alla mitica Dakar.
Ha raccolto il successo nella categoria T2 per veicoli derivati dalla serie, con una Mitsubishi Pajero 3.2 DI-D che per regolamento deve rispettare rigorosamente la struttura e la meccanica sulla quale si può intervenire solo in maniera molto limitata. E' in pratica la classe preferita dai piloti privati, per il rapporto tra costi e prestazioni e in più c’è da considerare anche un altro aspetto molto importante, perché nella T2 tutti i grandi marchi dell’off-road sono presenti visto lo stretto legame che si ha con il prodotto di serie.
A conquistare l’alloro iridato l'equipaggio brasiliano composto da Reinaldo Varela e Gustavo Gugelmin.
 
Il Pajero (si tratta della versione a passo corto) è stato preparato interamente dalla squadra toscana con oltre 800 ore lavorative e parte dal motore quattro cilindri di 3.200 cci turbodiesel common rail che grazie all’apposita mappatura elettronica arriva a sviluppare 220 CV di potenza ed una coppia di 539 Nm a 2200 giri. Unica concessione alla preparazione l’adozione di uno speciale radiatore dell’acqua per abbassare le temperature d’esercizio del propulsore.
Tutto deve essere conforme come detto al modello in produzione e per questo, una volta rinforzata la scocca e l’abitacolo con un roll-bar a sei punti d’attacco e aggiunto il serbatoio da 270 litri, ecco che l’aspetto principale dove applicarsi diventa quello delle sospensioni che sono a ruote indipendenti.
Anche qui molti i vincoli (obbligatorio rispettare il disegno gli attacchi originali) e vengono utilizzati ammortizzatori Oram TT5/50 a gas ad alta pressione regolabile a tre vie: 20 posizioni in estensione, mentre in compressione 35 posizioni alle alte velocità e 12 posizioni alle basse velocità con stelo in acciaio speciale temperato e cromato da 22 mm e il pistone da 50 mm appositamente realizzato per evitare il fenomeno di cavitazione e la perdita di carico alle alte temperature.
La trazione, naturalmente, è integrale permanente abbinata a un cambio a 5 rapporti con riduttori a 2 rapporti e blocco del differenziale centrale e posteriore.
 
Un mezzo molto affidabile, quello preparato dalla RalliArt tanto da arrivare ben 17 volte al traguardo su 18 partenze stagionali, un vero record per un trofeo davvero provante dove i mezzi vengono sottoposti a impegnativi e davvero duri percorsi che variano dal fango agli sterrati per arrivare ai deserti africani.
Per il 2013 il programma prevede di ripetere l’esperienza del mondiale con una versione evoluta e ancora più potente.
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