Mercedes Vito

Una gamma completa di veicoli commerciali tra 2,5 e 3.2 ton di peso totale a terra.

19 Aug 2014 motorpad.it
Mercedes Vito

Tre versioni per trasporto merci, miste  e passeggeri; tre lunghezze 4,89 mt, 5,14 mt e 5,37 mt; tre tipi di trazione, anteriore, posteriore e integrale; due passi, quattro versioni di peso e un’altezza che resta sotto i 2 mt (1.910 mm) per favorire il parcheggio in box chiusi e l’entrata negli impianti autolavaggio. 

E’ l’ampio ventaglio d soluzioni che il nuovo veicolo commerciale leggero Mercedes Vito offre per rispondere al meglio ad ogni esigenza di trasporto e di uso nelle diverse situazioni di uso su ogni tipo di terreno.

Le novità riguardano uno stile più affinato dal punto di vista aerodinamico (Cx 0,32) per contribuire a contenere i consumi e migliorare le prestazioni complessive. Principalmente destinati ad un uso professionale o per trasporto di piccoli gruppi e/o famiglie particolarmente numerose e, comunque, bisognose molto spazio interno, il Vito presenta un abitacolo che tiene in debita evidenza il confort di chi deve passare una giornata di lavoro a bordo o offrire il massimo confort alla “piccola comitiva” che ospita.

L’accoglienza e la guida sono quindi di tipo automobilistico e così le dotazioni di sicurezza e  assistenza al pilota, Park Assist e Blind Spot Assist compresi.

Motoristicamente parlando la novità più importante è costituita dal 1.600 cc a due livelli di potenza: 88 e 114 CV ottimamente sfruttabili anche grazie ad una riduzione di 120 kg della tara a tutto vantaggi del peso complessivo trasportabile. La gamma si completa con un turbodiesel di 2.200 cc da 114 CV, 163 CV e 190 CV con trazione posteriore o integrale e cambio anche automatico 7G-tronic, unico nel settore, in alternativa a quello manuale.

L’handling è stato migliorato con l’adozione di uno sterzo con servoassisteza elettromeccanica particolarmente apprezzabile nelle manovre lente e nella circolazione urbana.

Il processo di ottimizzazione cui sono stati sottoposte queste unità consente ora una contrazione dei consumi che può arrivare al 20%; un altro elemento di contenimento dei costi d’esercisio è costituito dall’allungamento degli interventi di manutenzione portati a 40.000 km o due anni.

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