Audi A7 Sportback, rivoluzione di stile e concentrato di sofisticate tecnologie

20 Feb 2018 motorpad.it
Audi A7 Sportback, rivoluzione di stile e concentrato di sofisticate tecnologie

Nata nel 2010 è sottoposta ad un paio di aggiornamenti nel corso degli anni, l’Audi A7 giunge al Model Year 2018 con un cospicuo carico di novità di stile e di contenuti che autorizzano senza dubbio a parlare di “nuovo modello” in senso pieno.
Lo stile, per cominciare, realizza al meglio il concetto del Coupé 4 porte, o della berlina sportiva che dir si voglia, con una riuscita conquista di leggerezza e aerodinamica che chiede solo qualche accettabile sacrificio ai passeggeri posteriori di alta statura. Ottima, in contropartita la capienza del bagagliaio da 535 a 1.390 dmc utili che sfrutta al meglio la lunghezza dell’auto di quasi 5 metri che riesce anche ad apportare nuova vitalità e dinamismo ad un linguaggio stilistico che, in difesa dell’importante identità di marca, sulle berline sta un po’ perdendo slancio. Di forte impatto, sulla A7 Sportback, sono il frontale e i gruppi ottici ad alta efficienza e non meno valida, dal punto di vista delle prestazioni, la soluzione dello spoiler posteriore ad estrazione automatica sopra i 130 km/h.

Nell’abitacolo non si smentisce l’alto livello di qualità complessiva e colpisce l’importanza e la completezza dei due display, quello principale addirittura di dimensioni panoramiche. Semmai qualche critica viene per l’ergonomia di alcuni comandi posizionati dietro la leva del cambio che si raggiungono distraendo gli occhi dalla strada; cosa da considerare su un’auto da 250 kmh autolimitati e di circa 5” nello scatto 0-100.
In tema di rilievi di carattere generale va anche notato che alcuni dell’enciclopedica dotazione di sistemi di assistenza alla guida e sicurezza (ben 49 tra cui il parcheggio autonomo) prevedono un supplemento di costo in contrasto con il livello dell’auto.

Due, al lancio, i motori disponibili: il godibilissimo TDI V6 di 3.000 cc, 286 CV, 620 Nm e cambio Tiptronic a 8 rapporti che convincerebbe anche coloro che continuano a straparlare di eliminazione del Diesel, a prescindere. La versione che lo adotta costa 72.900 euro.
In alternativa c’è il TFSI a benzina, sempre V6 e 3.000 cc capace di 340 CV e 500 Nm di coppia con cambio a doppia frizione a 7 rapporti. Il prezzo sale a 79.400 euro. Per entrambi non può mancare la trazione integrale, altrimenti che Audi sarebbero? In più entrambi integrano l’utilissimo sistema Mild Hybrid con rete a 48 Volt e batterie agli ioni di litio per “veleggiare” staccando il motore e ridurre consumi ed emissioni.

L’alto carattere sportivo dell’auto merita infine anche lo sterzo integrale dinamico disponibile a richiesta. Con la sua precisione e immediatezza di risposta, le quattro ruote sterzanti e il complesso delle tecnologie che le assistono, pone davvero fine, come recita la Casa, “… all’annoso dilemma tra agilità e stabilita”. Dilatando ulteriormente il piacere di guida. 

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