Audi Q7
Concentrato di tecnologie nella Q7, l’ammiraglia dei SUV Audi.
Nuova generazione dell’Audi Q7 in arrivo con il suo carico di sofisticate tecnologie e a conferma delle crescenti ambizioni per la casa dei Quattro Anelli. Dicono infatti, per dichiarazione ufficiale del CEO di Audi Rupert Stadler, che per il 2020 l’asticella che la marca si propone di superare è quella dei due milioni di unità di consegne e, a giudicare dal trend delle vendite, dai relativi dati economici e dalla varietà dei prodotti in gamma e d quelli in programma non c’è dubbio che l’obiettivo sarà centrato.
In questo quadro la “famiglia Q” gioca un ruolo sempre più importante e, non a caso, trova il suo manifesto proprio nell’ammiraglia Q7 alla quale viene anche chiesto di fare da apripista anche alle prossime Q1, la piccola attesa per la fine del prossimo anno e alla Q8 che si metterà al vertice della gamma specifica dei SUV di marca già che già conta la Q3, la Q5 ed ora, appunto, la nuova Q7.
Questo imponente veicolo (5,05 mt di lunghezza x 1,97 di larghezza e 1,74 di altezza) nasce sulla piattaforma modulare che, tanto per dire, farà da base a modelli come le nuove Porsche Cayenne e Volkswagen Touareg, la Lamborghini Ursus e la Bentley Bentayga. Indubbiamente un’ottima ed esclusiva compagnia.
Nonostante la mole di certo non trascurabile il peso del modello è sceso di 325 kg ed è intuitivo come un risultato del genere possa influire positivamente sui consumi e sulla dinamica di marcia. Anche l’aerodinamica è migliorata e la linea appare, per quanto possibile, più agile e moderna perdendo anche qualche cm in lunghezza a larghezza.
All’interno la cosa che colpisce immediatamente, oltre alla generosissima disponibilità di spazio, è un cruscotto digitale che fa da vera e propria vetrina alle innovazioni tecnologiche imbarcate. E questo sia dal punto di vista dell’infointrattenimento, del comfort, dell’assistenza alla guida e della sicurezza.
Scendendo sul piano della tecnica pura la novità più importante (purtroppo a richiesta a 2.250 euro) e costituita dal retrotreno sterzante con la collaudata ed efficace soluzione delle ruote posteriori che a bassa velocità piegano in senso contrario a quelle anteriori così da ridurre l’angolo di sterzata (più maneggevolezza) mente alle alte velocità ne assecondano l’inclinazione migliorando la stabilità. Ne risulta anche un comportamento di tipo sportivo ma che, nei vari settaggi, non trascura certo il confort.
Al lancio sono proposti due motori: 3.000 cc TDI da 272 CV e 3.000 cc TFSI da 333 CV, ovviamente con trazione integrale Quattro. Cambio Tiptronic a 8 rapporti.
In seguito l’offerta comprenderà un altro TDI da 218 CV per eludere il superbollo e l’interessante 3.000 cc TDI e-tron ibrida plug-in da 373 CV e una autonomia in modalità solo elettrica di una cinquantina di km. I prezzi partono da 65.900 euro.