BMW X6 ACTIVE HYBRID
Si va sempre più ampliando l’offerta di auto con propulsione ibrida.
Il motore a benzina è infatti il V8 4.400 cc twin turbo a iniezione diretta della xDrive 50i, con 300 kW-407 CV di potenza fra 5.500 e 6.400 giri e con coppia di 600 Nm fra 1.750 e 4.500 giri. Ben due i propulsori elettrici: uno da 67 kW-91 CV con 260 Nm e uno da 63 kW-86 CV con 280 Nm. Il tutto per una potenza complessiva di 357 kW-485 CV e una coppia di 780 Nm, che ne fanno la più potente fra le ibride. Molto elevate, quindi le prestazioni, che dichiarano uno 0-100 km/h in 5,6 secondi, una velocità massima di 236 km/h, che aumenta a 250 km/h con il pacchetto Sport, mentre il consumo normalizzato è di soli 9,9 litri di benzina per 100 km, pari un’emissione di 231 g/km di CO2.
L’accoppiamento fra motore termico (che in questo caso è privo di motorino d’avviamento, alternatore e trasmissione a cinghia per il climatizzatore) e le due unità elettriche avviene tramite il cambio attivo Two-Mode, basato sulla cinematica di un CVT a controllo elettronico, che gestisce sia i flussi di coppia, sia quale sorgente (termica o elettriche) debba erogarla. Il sistema può lavorare in modalità bassa, per la guida ad andatura limitata, con l’intervento di un solo elettromotore fino a 60 km/h (per non più di 2,5 km), mentre oltre questa velocità il secondo motore avvia l’otto cilindri, assumendo poi il compito di generatore di energia. Può in alternativa operare in modalità alta, quando il guidatore richiede prestazioni elevate. Il cambio è inoltre predisposto su sette rapporti prefissati, che si inseriscono automaticamente o a comando manuale tramite paddles al volante.
Il complesso delle batterie, sistemato sotto il pavimento del bagagliaio, è del tipo nichel-metallo idruro, con capacità di 2,4 kWh di cui 1,4 per il moto della vettura, con spunto massimo di 57 kW per tre secondi. Il raffreddamento può essere ad aria o tramite il climatizzatore di bordo, a seconda della temperatura ambientale. Il recupero dell’energia avviene nei rallentamenti e nelle frenate, mentre il motore a benzina si spegne automaticamente sotto i 65 km/h. La capacità generativa sfrutta decelerazioni fino a 0,3 g, contribuendo così a ridurre l’impegno e l’usura dei freni. Lo schema ibrido ha inoltre reso favorevole l’adozione di un servosterzo elettrico, integrato con la logica del Servotronic. Non manca naturalmente la trazione integrale xDrive, con distribuzione della coppia 60% al retrotreno e 40% all’avantreno in condizioni normali, con possibilità di cambiare questa proporzione in frazioni di secondo a livello preventivo, grazie alla presenza di sensori di slittamento su ciascuna ruota. I tecnici BMW hanno fatto in modo che la ActiveHybrid non perdesse nulla del carattere tipico della X6, per cui l’intervento e l’esclusione delle varie unità motrici è impercettibile, mentre, al contrario, l’elevata coppia sempre disponibile consente al guidatore di richiedere le massime prestazioni con facilità.
Anche la risposta ai comandi è stata ricalibrata; ne sono un esempio il pedale del freno che, nonostante gestisca un sistema by wire, dà la stessa sensazione di uno idraulico. Non manca poi un circuito tradizionale, che interviene in parallelo in caso di avaria elettrica.