Bugatti Divo a Pebble Beach

Il prossimo anno ricorreranno i 110 anni di storia del marchio e l’inizio dei festeggiamenti sono partiti a Monterey in California durante la settimana motoristica legata al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach.
Per l’occasione ha mostrato la Divo, una hypercar sviluppata partendo dalla Chiron con la quale condivide la meccanica basata sul motore W16 quadriturbo da 8 litri capace di erogare 1.500 CV, la trazione integrale ed il cambio a doppia frizione.

Rispetto al modello da cui deriva, la Divo è più leggera di 35 kg, 1.955 il totale e all’interno tutto è nell’ottica dell’essenzialità e per risparmiare peso i sedili in pelle sono stati sostituiti con quelli in Alcantara, gli altoparlanti dell’impianto stereo sostituiti con speaker più leggeri, mentre le tasche delle portiere e la console centrale sono state eliminate. Ridotto anche il materiale fonoassorbente.

Punta decisamente sull’agilità e sulla velocità in curva, aumentando l’accelerazione laterale a 1,6g (da 1,5) e aggiungendo 90 kg di downforce toccando i 456 kg e si nota il lavoro dell’ala posteriore attiva lunga 1,83 mt.
Le prestazioni parlano di 380 km/h di velocità massima contro i 400 della Chiron ma nei test la Divo è risultata più veloce di ben 8 secondi sul circuito handling di 6,2 km a Nardò.

Un’auto nata per le curve secondo le dichiarazioni di Stephan Winkelmann Presidente di Bugatti che ha sottolineato che “I nostri clienti e i nostri fan stavano aspettando un veicolo speciale. Per questo abbiamo deciso di compiere un passo ulteriore oltre Chiron, costruendo una super sportiva che fosse immediatamente riconoscibile come una Bugatti. Con Divo, torniamo alla tradizione della costruzione”.
Verrà prodotta in una serie limitata a soli 40 esemplari, già tutti prenotati, che saranno in vendita ad un prezzo di 5 milioni di euro (tasse escluse).
Il lavoro sull’aerodinamica sfrutta il tetto per realizzare una presa d’aria Naca e ottimizzare così i flussi.
Il nome della vettura è un omaggio al pilota francese Albert Eugene Divo che nel 1925 e 26 vinse due volte la Targa Florio con una Bugatti Type 35 B.