I 70 anni della Vespa
La ragazzina giramondo di 70 anni.
C'è in giro una ragazzina di 70 anni che non si stanca di fare la giramondo. Nasce infatti quando, come dicono i manuali di storia se c'è qualcosa di importante da ricordare, "...correva l'anno ..." Era esattamente il 1946 e nasceva la Vespa Piaggio con il deposito di registrazione del brevetto il 23 Aprile.
L'Italia era ancora profondamente segnata socialmente ed economicamente dagli effetti della 2a guerra mondiale e aveva assolutamente bisogno di una mobilità di massa che aiutasse il rilancio dell’economia. La Vespa gliela fornì aprendo la strada a quegli altri due fenomeni che nove anni dopo con la Seicento e nel 1957 con la Nuova Cinquecento completarono l’opera di traghettare letteralmente il nostro paese nell’era industriale.
La Vespa venne immediatamente adottata per la sua grande semplicità e simpatia e per la sua forza unificante tra i giovani in primo luogo, ma subito comparvero anche le famigliole con il figlio grandicello in piedi sul pianale davanti al babbo alla guida e, come lui aggrappato al manubrio e, dietro, la mamma seduta all'amazzone con il piccolino di pochi mesi (incoscientemente) tenuto in braccio; cosa che, purtroppo, da qualche parte ancora succede.
La prima Vespa costava l'equivalente di 50 euro di oggi, cioè 98.000 lire e utilizzava un motore due tempi di 3,2 CV.
La crescita di questo straordinario veicoletto si lega immediatamente alle esportazioni e prendono il via, insieme alle imitazioni a volte assolutamente sfacciate del concetto, anche le produzioni su licenza in impianti all'estero e su licenza.
Di pari passo è trionfale l'ingresso nel mondo di una pubblicità rivoluzionaria e più originale che mai con non pochi spunti che spesso sconfinano nella pop arte moderna introducendo nuovi linguaggi formali. Anche il cinema ne resta conquistato e grandi attori e uomini dello sport ne diventano, più o meno consapevolmente, autorevoli testimonial.
Le novità tecniche e stilistiche che si susseguono a ritmo incessante portano, recentemente, anche a "scoprire l'America" che sembrava l'area più refrattaria a questo veicoletto ronzante e inimitabile.
Ne subisce anche il fascino un maestro come Giorgio Armani che la veste come solo lui sa fare con le sue creazioni. È l’ennesima conferma, insieme alle serie speciali GTS e PX espressamente realizzati per la celebrazione del settantesimo, del suo ruolo di specialissima icona del miglior Made in Italy.
Al museo di Pontedera la mostra “On the Road with Vespa” aperta fino al 4 giugno racconta in dettaglio questa magnifica storia tutta italiana, rassicurando al contempo che ne farà ancora tanta di strada questa ragazzina giramondo. Almeno per altri 70 anni. Sempre uguale a se stessa e sempre nuova.