Mazda MX-5
Quarta generazione per la Mazda MX-5 inarrivabile mito dell’auto sportiva scoperta
Tre eventi in contemporanea per il lancio mondiale della quinta generazione della Mazda MX-5: in Caifornia dove è nata dalla matita ispirata di Tom Matano (e con il nome di Miata), in Giappone (dove invece si chiama Eunos Roadster) a Urayasu e in Spagna a Barcellona. Ha incominciato la sua inimitabile carriera mettendo a rumore il Salone di Chicago del 1989. Le informazioni definitive, specie sulla parte tecnica, dovrebbero essere disponibili a Ginevra e per ora le prime impressioni sono limitate alle principali novità strutturale ed all’aspetto esteriore. Da questo primo punto di osservazione il modello, pur conservando una buona personalità in un settore per altro poco affollato, ha inevitabilmente subito un processo di “omologazione”. Ne è coinvolta, in particolare la parte posteriore molto mossa e con nuovi gruppi ottici, mentre davanti resta la vasta calandra a trapezio e sono ridisegnati i fari sottili e le prese d’aria verticali. Impossibile, del resto, ricreare la vera emozione di quella prima serie dal semplicissimo ed aerodinamico disegno e con quei fari retrattili che sembrava volessero regalare amichevoli strizzatine d’occhi. Si modernizza la plancia che deve accogliere lo schermo con tutte le informazioni del sistema di interconnessione. Inutili nostalgie, ovviamente di chi quel primo modello ha posseduto e amato.
Venendo al concreto la nuova MX5 denuncia un alleggerimento di circa un centinaio di kg per la presenza di alcune parti in alluminio nella carrozzeria e manterrà la doppia soluzione della classica capote in tela e del tettuccio metallico retrattile. Si riducono leggermente le dimensioni che scendono a 3,91 mt dagli attuali 4,02 mt e così la larghezza (1,71 contro 1,72) e l’altezza (1,23 mt contro 1,25): a sua volta il passo sceda a 2,31 mt da 2,33.
Rimane, irrinunciabile, anche l’altrettanto classica trazione posteriore con l’efficace ripartizione dei pesi al 50:50% tra i due assi e il motore anteriore ma in posizione più arretrata; per ora si sa che si tratterà di unità a benzina a quattro cilindri montati longitudinalmente e si parla anche di un nuovo 1.500 cc di ingresso e di un 2.000 cc di vertice come ora.