Mini John Cooper Works
La Mini John Cooper Works più cattiva e potente di sempre
Per meritarsi il nome John Cooper Works una Mini deve essere davvero speciale e garantire prestazioni di assoluto livello per il segmento di appartenenza.
La nuova serie della JCW adotta il motore più potente mai montato di serie sul marchio inglese, un quattro cilindri sovralimentato, con sistema TwinPower Turbo, di 1.998 cc con 231 CV di potenza ed una coppi di 320 Nm. In pratica ha incremento i cavalli del 10% e la coppia del 23% riducendo però i consumi e le emissioni di circa il 20%, arrivando nel caso della versione con cambio automatico, Steptronic a sei rapporti, a 5,7 l/100 km e 133 g/km nel ciclo di prova UE (6,7 l/100 km, emissioni di CO2 nel ciclo combinato e 155 g/km i dati del cambio manuale).
Le prestazioni riportano una velocità massima di 246 km/h con l’accelerazione da 0-100 km/h staccata in 6,3 secondi che scendono a 6,1 nel caso della trasmissione automatica.
L’erogazione è orientata alla performance con sonorità ben definite grazie a pistoni, turbocompressore e impianto di scarico costruiti appositamente.
Disponibile sul modello a tre porte mantiene praticamente invariate le dimensioni con una lunghezza di 3,87 mt, larghezza di 1,72 e altezza di 1,41 e la caratterizzazione esterna si evidenzia nelle appendici aerodinamiche e nel frontale con le grosse prese d’aria di raffreddamento che si estendono nello spazio prima occupato dalle luci fendinebbia, nei passaruota allargati, nelle minigonne laterali e nello spoiler posteriore. Inoltre esclusivi cerchi in lega da 17 pollici Race Spoke la differenziano dal resto della gamma.
Le sospensioni sono tarate per adattarsi all’incremento di potenza e l’impianto frenante è affidato alla Brembo mentre per l’assistenza alla guida sono previsti il Dynamic Stability Control (DSC) con Dynamic Traction Control (DTC), l’ Electronic Differential Lock Control (EDLC) e Performance Control; il Dynamic Damper Control è invece proposto come optional.