MOTOGP GRAN BRETAGNA

Rossi trionfale rain-man a Silverstone con un podio tutto tricolore grazie a Petrucci (2°) e Dovizioso (3°). Cade Marquez e saluta il mondiale.

31 Aug 2015 motorpad.it
MOTOGP GRAN BRETAGNA

Il buongiorno si vede dal mattino. E’ la sensazione che Rossi ha avuto domenica a Silverstone, circuito 90km a nord di Londra, sede del GP d’Inghilterra per moto e F.1. “Stamattina ho avuto subito un’impressione positiva nonostante piovesse - ha detto Vale sceso dal podio - infatti nel warm-up tutto era ok. La moto perfetta si guidava che era una meraviglia e giro dopo giro ho capito che era una giornata giusta. Si poteva far bene!” In griglia l’unico sbandamento, quando sembrava che l’asfalto si asciugasse. Ma dopo il giro di allineamento la decisione della direzione gara che il GP inglese era gara bagnata e ritorno ai box di tutti per adeguare moto e pneumatici alle condizioni meteo nel frattempo peggiorate. Il resto è solo una cavalcata trionfale, lasciando le briciole agli avversari, con la 112a vittoria in carriera e il 12° podio della stagione.

Solo Marquez è riuscito a stargli in scia fino a 8 giri dalla fine quando è scivolato davanti ai box. Con questo ritiro il giovane spagnolo abbandona ogni velleità mondiale ma dimostra che quando è vicino a Rossi (forse gli si chiude la vena) non ragiona più e abbandona la sua guida istintiva per azioni al limite che spesso lo costringono al ritiro. Mentre pilota e moto93 ruzzolavano sulla ghiaia, Rossi dopo un attimo di relax tornava concentrato verso quel trionfo su una pista sulla quale non ha mai vinto. Un successo sul bagnato che lo stesso Valentino fatica a ricordare, salvo quello di Donington 1995, ma con la 500 a due tempi!

Un colpaccio quello del 46 giallo-blu, che lo riporta solitario in vetta alla classifica iridata dando una pesante martellata alle ambizioni mondiali di Lorenzo, perché il maiorchino quando vince deve essere più che al top in tutto a cominciare dalla testa, mentre Valentino sembra si diverta e tutto si svolga con estrema facilità. Per Jorge99 questa doveva essere la sua pista. Forse senza pioggia, ma Giove pluvio è di casa in Gran Bretagna ed ora Rossi lo aspetta a Misano, la sua pista, quella col popolo giallo a totale supporto.

E’ sempre meraviglioso vedere un podio tutto italiano e quest’anno è già il secondo, dopo quello del Qatar. Per trovarne un altro bisogna retrocedere al Mugello del 2005! Oggi lo dobbiamo a 3 magnifici centauri, Rossi, Petrucci e Dovizioso. “Petrux”, velocissimo con la Ducati GP14 del team Pramac, è risalito dal 18° posto in griglia fino al 2°, impensierendo per alcuni giri Valentino: gara e autore di grandissimo spessore, quella della vita, della svolta. Dovizioso non saliva sul podio dal GP di Francia (maggio) e finalmente senza la sfortuna incollata alla sua GP15 n4, ha guidato in modo superbo. Ambedue hanno regalato gioia a palate agli uomini Ducati ed hanno confermato che le loro moto sono iper competitive quando “anfibie”. Solo Iannone non ha partecipato alla festa, 8° dopo un GP opaco e senza acuti.

Venerdì Valentino sembrava indifeso, a quasi un secondo da Lorenzo, lanciatissimo e sorridente nel dire che era in testa al mondiale. Sabato lo svantaggio era dimezzato e domenica nel warm-up il sorpasso nella lista tempi. E’ stata l’ennesima zampata di Rossi, che tira fuori gli artigli quando serve, nel momento più delicato, rispondendo in modo chiaro e molto duro a chi era con lui a pari punti dopo Brno. I veri campioni sono così, hanno una sola occasione e non se la lasciano scappare!

Proprio sulla pista favorevole al compagno di squadra - 3 successi a zero negli ultimi anni - il nove volte “uord ciampion” ha dimostrato forza, intelligenza e tenacia, rispondendo alla grande. Al tanto sperticato sorpasso ha contrapposto un deciso allungo, di dodici lunghezze. “Punti che sono oro” - ha precisato Rossi nel dopo GP “ - perché sull’asciutto sarebbe stato difficile battere Jorge, quindi valgono doppio”. E’ dai dettagli che s’intravede che può essere l’anno magico e tra quindici giorni tutti in Romagna, a Misano Adriatico, con Rossi deciso a ribadire la sua leadership. Per altri punti pesanti, ipotecare la decima corona, quella della stella e festeggiare nel modo migliore essere membro onorario del prestigioso British Racing Drivers Club: il solo motociclista ad esserci. “Sono stato invitato in questo club esclusivo dai criteri molto selettivi. Un grande onore esserci”. 

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