PITESTI la nuova capitale europea dell'auto
Pitesti la nuova area di interesse dove allocare siti produttivi per l'industria automobilistica.
Sta cambiando alla velocitá della luce o quasi la geografia delle capitali dell'auto, almeno per quanto riguarda la dislocazione dei nuovi siti produttivi.
Chiudono o si ridimensionano impianti storici, quelli del Gruppo PSA ad Aulnay, Sochaux e Mulhouse, di Opel a Bochum, di Ford a Genk; per non dire dell'Italia che lo scorso anno non è stata capace di produrre in casa più di 658.207 veicoli (388.465 auto e 269.742 commerciali) cosa che relega il nostro paese al ventunesimo posto nella classifica dei costruttori in attesa che nuova linfa e nuove opportunità arrivino dal piano strategico-industriale di FCA Fiat Chrysler Automobiles.
In questo quadro si sta spostando ad Est, nell'Europa dell'Est per la precisione, la nuova area di interesse dove allocare siti produttivi per l'industria automobilistica e un caso particolare, addirittura esemplificativo, è costituito dalla cittá di Pitesti in Romania.
È qui che ha sede il principale impianto produttivo dalle cui linee di assemblaggio è recentemente sceso la cinquemilionesima auto prodotta, una Duster 4x4, modello sul quale si concentra ormai quasi il 50% dell'intera produzione della marca che per oltre il 90% prende la via dell'export. Lo stabilimento occupa 8.300 addetti.
Oltre al Quartier Generale hanno sede il Dacia Design Center e il Centro Dacia di Ingegneria e Test Drive di Titu.
Una storia da raccontare, quella di Dacia, di quelle che si studiano all'Università come "case history" portata ad esempio di felice intuizione concettuale e di grande successo commerciale e industriale che oggi viene alimentato anche da altre realtà produttive che sono sorte in Russia, Brasile, India, Columbia, Iran e Marocco.
Tutto ha avuto inizio nel 1999 quando l'allora presidente di Renault decise, tra lo scetticismo generale, di acquistare Dacia e destinarla alla produzione di un modello, la berlina Logan, non tanto "low cost" quanto dall'elevatissimo rapporto "value for money" e infatti dall'iniziale destinazione per i paesi emergenti, passò subito ad alimentare anche i mercati più evoluti ed esigenti. E non solo, fu rapidamente seguito da un allargamento dell'offerta che ora comprende cinque modelli in diverse versioni prodotti lo scorso anno complessivamente in più di un milione di esemplari. Tra le nuove produzioni a Pitesti è anche programmato l'assemblaggio del motore di 900 cc TCe destinato alla prossima Smart Fortwoo frutto dell'accordo Daimler-Renault/Nissan. E la marcia continua.