PORSCHE 918 SPYDER
Mancava solo Porsche e la sua 918 Spyder per completare il panorama delle supercar esclusive e aggiungere alla LaFerrari e alla McLaren P1 un’altra sportiva con motore ibrido.
Dopo averla vista in giro per mezzo mondo impegnata in numerosi test, da Stoccarda hanno rilasciato la scheda tecnica della vettura che deve continuare la tradizione della 959, della 911 GT1 e della Carrera GT, che l’hanno preceduta negli anni.
Partiamo dal motore, un V8 di 4.6 litri (derivato da quello della LMP2 RS Spyder da corsa) montato in posizione centrale e capace di sviluppare 608 CV e 530 Nm di coppia. Si tratta di un sistema ibrido parallelo che è collegato a due unità elettriche, una sull’asse posteriore da 115 kW (156 CV) e una su quello anteriore da 95 kW (129 CV) che portano la potenza totale a 887 CV e la coppia a 800 Nm. I due propulsori elettrici prendono la forza da una batteria agli ioni di litio raffreddata a liquido che ha come particolarità quella di poter essere ricaricata dalla rete elettrica, è infatti una plug-in. Funziona in due modi, attraverso il cavo Porsche Universal Charger (AC) in 4 o 2 ore a seconda che si utilizzi o meno il “Charging Dock”, mentre con la Porsche Speed Charging Station (DC) opzionale la ricarica si fa in soli 25 minuti. La presa di ricarica è situata su uno dei montanti sul lato del passeggero.
Per il cambio è stato scelto il doppia frizione PDK a sette rapporti adattato alla potenza e alle necessità d’uso.
Le prestazioni sono di 340 km/h di velocità massima e solo 2,8 secondi servono per l’accelerazione da 0-100; dati più che impressionanti se non ci fosse anche quello sul consumo e richiede, secondo le norme di omologazione, 3,3 lt/100 km, meno di una Fiat Panda. Per completare arriva a 200 orari in 7,9 secondi e in 23 si toccano i 300.
Strutturalmente la 918è una scoperta due posti “Targa” con telaio monoscocca in fibra di carbonio, come tutte le ultime proposte del segmento, con alti valori di rigidità, sicurezza e leggerezza che hanno permesso di contenere il peso il 1.640 kg. ripartito per il 57% sul posteriore e per il 43% davanti. Per mantenere il baricentro basso anche la batteria è posizionata in basso e al centro del veicolo.
Le sospensioni sono prese dalle esperienze sportive con un doppio triangolo sovrapposto all’anteriore e sistema multilink al retrotreno a cui si può aggiungere il PASM per il controllo degli ammortizzatori e le ruote sterzanti posteriori. Come sulla 911 Turbo quando si viaggia ad andatura ridotta girano nella stessa direzione di quelle anteriori o in senso opposto quando aumenta la velocità per migliorare la precisione e i cambi di direzione.
La 918 monta cerchi 9.5 J x 20 davanti con pneumatici 265/35 ZR 20 e 12.5 J x 21 dietro con gomme 325/30 ZR 21, con dischi freno carboceramici PCCB da 410x36 mm all’anteriore e 390x32 mm al posteriore.
Il pilota può scegliere tra ben 5 modalità di guida, gestite da un comando sul volante che agisce sull’elettronica. Si va dalla più tranquilla E-Power, quella standard all’avvio che assicura 30 km di autonomia in modalità elettrica e una velocità massima di 150 km/h. Si passa poi alla Hybrid che coinvolge tutti e tre i motori in maniera automatica, cui segue la Sport Hybrid dove i motori elettrici danno la forza in più al V8. Le scelte più sportive sono Race Hybrid e per finire la Hot Lap, dove siamo nel campo della potenza pura e serve per ottenere i giri veloci in pista come il record di 7’14” al Nürburgring.
Sarà, logicamente, in tiratura limitata a 918 esemplari con un prezzo di 780.000 euro e le consegne dovrebbero partire entro la fine dell’anno al più tardi i primi mesi del 2014. Per chi vuole distinguersi c’è a disposizione il pacchetto Weissach, dal nome della pista dove nascono le auto da corsa Porsche. La fibra di carbonio viene utilizzata per tettuccio, i passaruota posteriori, gli specchietti e la cornice del parabrezza, interni in Alcantara invece che in pelle, cinture a sei punti e cerchi in magnesio per ridurre le masse non sospese.