Renault Symbioz: alla conquista del Segmento C-SUV
Dopo Arkana, Austral e Rafale, Renault rafforza la sua proposta SUV proponendo la nuova Symbioz, dal greco “symbiosis”, “vivere insieme”, vettura che si inserisce nel sempre più competitivo Segmento C-SUV. Inserimento che avviene con grande fiducia perché in Renault sono convinti di avere molti assi nella manica, ad incominciare dall’estetica. La nuova Symbioz, il cui arrivo nelle concessionarie italiane è previsto a fine estate, infatti, ha un design moderno e raffinato, dalle proporzioni equilibrate che riportano al nuovo linguaggio stilistico della Casa, sia fuori che dentro. E se l’estetica è ancora il primo motivo di acquisto di una vettura, allora di Symbioz, disponibile nei tre allestimenti Techno, Esprit Alpine e Iconic e in 7 colori, ne venderanno parecchie.
Una vettura tutta da vivere
La definiscono una “voitures à vivre”, un’auto da vivere, soprattutto dalle famiglie. E fanno bene, visto e considerato che, questo tipo di vetture, in Renault le sanno fare e da molto tempo. Quasi 60 anni dopo il lancio della Renault 16 e 40 anni dopo la rivoluzione introdotta da Espace, Renault presenta Symbioz, un’auto versatile, che vanta il meglio delle tecnologie del segmento C della casa francese, offrendo compattezza, abitabilità e modularità per rispondere alle esigenze di tutti.
Tra Captur e Austral
Con l’arrivo di Symbioz, che si posiziona fra Captur e Austral, Renault amplia la sua proposta e consolida la sua presenza nel segmento C. Lunga 4,41 e larga 1,79 mt, infatti, completa la famiglia e-Tech Hybrid, già composta da Arkana (4,57 mt) ed Austral (4,51 mt) e affianca la gamma e-Tech Electric formata da Megane e Scenic. In questo modo Renault, realizza una duplice linea di prodotti con piattaforme dedicate.
A proposito di tecnologie
Che Symbioz sia un modello particolarmente importante per la casa francese è confermato dalla presenza del meglio delle tecnologie Renault. Un esempio? Il sistema multimediale OpenR Link con tutti i servizi Google integrati e gestiti dal touchscreen centrale verticale da 10,4’’, oppure il tetto in vetro opacizzante Solarbay che può fare a meno dello schermo protettivo. Si tratta di un sistema attivo che opacizza i segmenti della superficie vetrata del tetto, adottando la tecnologia PDLC (Polymer Dispersed Liquid Cristal), che fa uso di campi elettrici per spostare le molecole. La protezione dal sole è massima e immediata. Questo tetto in vetro intelligente si aziona anche con comando vocale tramite Google Assistant oppure con l’apposito pulsante situato sulla plafoniera.
L’App mobile My Renault permette di avere sempre l’auto a portata di mano. Ad esempio, lanciando il download delle App sul sistema OpenR Link o attivando da remoto il segnalatore acustico e gli indicatori di direzione per ritrovare più facilmente il veicolo nei parcheggi affollati. Oppure per affrontare un viaggio serenamente, consultando in tempo reale il chilometraggio e l’autonomia residua. My Renault facilita anche la gestione della manutenzione del veicolo, con informazioni sui momenti chiave degli interventi e la possibilità di programmare gli appuntamenti direttamente tramite l’App. Insomma, a bordo della nuova Renault Symbioz c’è da stare tranquilli, anche per quanto riguarda la sicurezza passiva ed attiva che comprende fino a 29 dispositivi di assistenza alla guida di ultima generazione.
Più modulare di così
Symbioz è al top della sua categoria. Il bagagliaio varia, infatti, da 492 litri a 624 sfruttando lo scorrimento di 16 cm della panchetta posteriore e abbattendo gli schienali (2/3-1/3) il volume di carico arriva fino a 1.582 litri.
La capacità dei vani portaoggetti presenti nell’abitacolo raggiunge 24,7 litri, di cui 7 per il cassetto posto davanti al passeggero anteriore. Infine, sono disponibili due prese USB-C all’anteriore e altre due al posteriore per la ricarica e la connettività. Tutte le versioni, Techno, Esprit Alpine ed Iconic, sono dotate di serie anche di caricabatterie a induzione per smartphone.
Sotto il cofano
Per la nuova Symbioz è stata messa a disposizione l’ormai super collaudata motorizzazione e-Tech full hybrid 145, la cui architettura ibrida cosiddetta “serie-parallelo” comprende due motori elettrici (un e-motor da 36 kW ed un motorino di avviamento ad alta tensione di tipo HSG - High-Voltage Starter Generator - da 18 kW) ed un propulsore termico benzina 4 cilindri da 1.6 litri e 94 CV, associati ad un cambio multimode intelligente con innesto a denti senza frizione e ad una batteria da 1,2 kWh. La trasmissione ha 4 rapporti per il motore benzina e 2 rapporti per il motore elettrico principale. L’avviamento avviene sempre in modalità elettrica ed è possibile circolare in città fino all’80% del tempo in elettrico, con una riduzione dei consumi che può arrivare fino al 40% in ciclo urbano rispetto ai classici motori termici benzina.
Al momento non è prevista una Symbioz 100% elettrica.
P.S: Abbiamo cercato in mille modi di indagare sul prezzo di partenza della nuova Symbioz ma in Renault, al momento, bocche cucite.