Aci-Pra
Arriva il documento unico per proprietà dell'auto e circolazione.
Forse è davvero la volta buona anche se ci sarà da aspettare fino a metà del prossimo anno e ci saranno non pochi problemi di ordine organizzativo e sindacale da risolvere. Il de profundis (con nessunissimo rimpianto) che da troppi anni richiede due documenti per certificare in possesso di un'auto, emessi il primo dal PRA Pubblico Registro Automobilistico e dal Ministero il secondo, saranno unificati a cura del Ministero (Motorizzazione).
La relativa rivoluzione copernicana che ha richiesto anni di incredibili ritardi, costi, difese di rendite di posizione e di potere senza senso è contenuta in un decreto di Palazzo Chigi che ha perfino una data di entrata in vigore: il 1º16.
Il vantaggio per l'automobilista dovrebbe concretizzarsi 39 euro in meno rispetto ai 100 euro che ora si paga e il nuovo "libretto" dovrebbe chiamarsi DOCUMENTO UNICO DI CIRCOLAZIONE.
Niente di fantasioso, quando mai dalla burocrazia statale, e neanche chiaro del tutto in quanto per circolare in regola servono pur sempre quello che tutti continuiamo a chiamare il "BOLLO", per non dire della polizza assicurativa.
Temo resterà una questione aperta con tutte le complicazioni, lecite o corporative del caso, dell'assorbimento dei circa 3.000 addetti che nell'ACI oggi si occupano del PRA e del relativo allineamento delle retribuzioni più elevate. Per loro si parla di assorbimento tra gli statali della Motorizzazione. Senza problemi da ESODATI tipo. Per favore.