Eliminazione del PRA - Pubblico Registro Automobilistico
In linea di arrivo la procedura per snellire le immatricolazioni
Forse questa volta ci siamo e la riforma attesa da decenni si realizza. Ci riferiamo alla più e più volte tentata e annunciata soppressione di una delle più inutili duplicazioni di funzioni messe in atto dalla nostra contorta ed inefficiente burocrazia che, nello specifico, ha finora consentito che due enti statali tenessero ciascuno per proprio conto i due data base (vulgaris, lo stesso archivio) del parco auto circolante: l’immatricolazione, la revisione, ecc, la Motorizzazione e il certificato di proprietà, l’ACI.
Ora questo archivio unificato, il suddetto certificato, è destinato a scomparire e il libretto di circolazione - emesso dal Ministero - resterà come unico documento del veicolo con tutte le annotazioni tecniche, quelle di proprietà e le revisioni periodiche.
Sul lato pratico circolerà molta meno carta e gli automobilisti e gli operatori risparmieranno tempo e (poco) denaro (circa 11 euro) e la collettività circa 60 milioni all’anno. E’ quanto si deduce da un calcolo che vede oggi tariffe che, per ogni operazione di immatricolazione, sono di 9 euro per la Motorizzazione e 27 euro per il PRA e che si ridurranno a 25 euro complessivi; con questi soldi si pagherà il servizio e si copriranno le spese per gli esuberi di personale che non sarà assorbito dalla nuova struttura.
Ricordiamo che gli addetti al PRA sono circa 3.000 e che gli interessi politici sono forti e quindi le resistenze al cambiamento sono ancora forti. In tempo però di Spending Review nulla può più essere trascurato per sopprimere sprechi e costi inutili.