Il diesel, questo criminale
La strana e fuorviante campagna pubblicitaria di Toyota.
Che ci siano Case automobilistiche con qualche problema di comunicazione è un fatto assodato, basta vedere alcune pubblicità - stampa, TV e radio - per avere non pochi dubbi sull'efficacia, sulla credibilità e sul senso di certi messaggi.
Questa, ad esempio, non l'ho capita. Mi riferisco alla campagna radiofonica di Toyota con due automobilisti che parlano più o meno così: "... hai sentito? Il sindaco di Londra dal 2020 vuole bandire i diesel dalla città perché inquinano e anche quello di Parigi vuole fare la stessa cosa". Detta così, senza specificare di che generazione di diesel si tratta (Euro 1, 2 o 3) si accredita immediatamente l'idea che, comunque, i diesel sono sporchi, puzzolenti, rumorosi, inquinati e quindi è bene toglierli dalle nostre città perché sono loro i responsabili della qualità dell’aria. Come se la loro specifica tecnologia fosse ancora ferma ai tempi del sig. Rudolf Diesel morto nel 1913.
Infatti l'amico (imbecille) se ne esce con questa risposta: "... molto bene, ma non dobbiamo cambiare macchina, dobbiamo prendere una Toyota ibrida".
Fantastico. Come se anche Toyota non producesse ottimi motori a gasolio con consumi ed emissioni sempre più basse e tali, come avviene anche per altri Costruttori (che dovrebbero unirsi per una protesta ufficiale comune) da costituire addirittura una seria alternativa proprio alle auto ad alimentazione ibrida. Gli esempi non mancano di certo. Eccone alcuni cominciando proprio dalla Toyota Yaris 1.4 D-4D che denuncia emissioni di CO2 pari a solo 99 g/km, o la Peugeot 208 Puretech 998 cc che fa anche un po’ meglio con 97 g/km, la Golf 1.6 Blue Motion che accetta la sfida e scende a 85 g/km e poi la Fiat Panda 1.3 MJet II (104 g/km), la Fiat 500 X 1.6 MJet 1.6 (109 g/km) e addirittura la Jaguar XE 2.000 Ingenium, non certo un’utilitaria (99 g/km). Così solo per citare le prime che mi vengono in mente.
Da cambiare non sono quindi le auto diesel più efficienti, ma le Agenzie e gli uffici MKT che propongono campagne che, come quella di cui parlo, fanno cattiva informazione e ingenerano confusione.
Se poi si levassero di torno anche certi sindaci sarebbe ancora meglio.