IL SALONE DI FRANCOFORTE

Costruttori tedeschi protagonisti. Tante novità ibride ed elettriche

04 Sep 2013 motorpad.it
IL SALONE DI FRANCOFORTE

Si avvicina il Salone di Francoforte e non c’è costruttore che non si appresti a sfruttare l’evento per rilanciare la propria offerta, per dimostrare la propria vitalità e creatività e per saggiare la reazione del pubblico alle varie proposte. Del resto la funzione dei grandi Saloni internazionali è proprio questa: fare da vetrina a quanto di nuovo sta per succedere nel settore e presentare gli sviluppi tecnologici che sono, o stanno per diventare, patrimonio delle auto che guideremo in un futuro più o meno prossimo.

Nell’abituale esercizio che si fa in queste occasioni per individuare le cose più interessanti (o preoccupanti) e le linee di tendenza più attuali “secondo noi” emergono due ordini di considerazioni, fatta naturalmente salva l’altrettanto l’abituale dimostrazione di forza dei costruttori tedeschi che sfruttano l’opportunità di giocare in casa.

Spicca, tra le novità annunciate, il gran numero di modelli ad alimentazione ibrida e, in qualche significativo caso, anche elettrica.

Ci si impegnano molti costruttori, con soluzioni che, secondo i casi vedono una unità elettrica mettersi al servizio di un motore tradizionale a benzina o diesel. Una tecnologia, quindi, quella della propulsione doppia, in progressivo sviluppo sia per numero di modelli che l’adottano, sia per soluzioni proposte.

Sono di certo all’avanguardia in questo settore marchi come Toyota/Lexus alla quale va riconosciuto, insieme a Honda, il merito di essersi mossa con notevole anticipo, Peugeot-Citroën che puntano sull’abbinata diesel-elettrico, BMW che non solo già dispone di una importante famiglia di vetture ibride, ma che affronta il tema dell’auto elettrica inaugurando ufficialmente una linea specifica di modelli. Stesso discorso per Renault, Mercedes, Audi, Volkswagen Infiniti, Volvo, Opel, Chevrolet e perfino Cadillac, mentre Ford ha annunciato il programma ibrido per il prossimo anno.

E non stupisce ormai più di tanto che in questo filone si vadano inserendo anche alcune supercar sportive come Porsche, McLaren e Ferrari.

Stupisce semmai, ed è questa la seconda riflessione, che in questa compagnia non si trovi il Gruppo Fiat che punta, per le energie alternative, su GPL e metano. Non è certo una scelta che dipende da problemi tecnici, una 500 elettrica esiste, ma Marchionne è stato chiaro in proposito quando ha dichiarato che su ogni esemplare costruito perde 10.000 dollari.

Quanto alle strategie di Fiat non può poi non preoccupare una presenza alla grande rassegna di Francoforte che appare quantomeno su toni minori. Non c’è una vera e propria novità, solo aggiornamenti stilistici, nuove motorizzazioni e serie speciali. Eppure di programmi ne sono stati annunciati tanti e di progetti interessanti sono pieni i cassetti dei centri di ricerca e sviluppo.

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