In Ferrari comincia l'era Marchionne
Con il prossimo G.P.a Singapore Marchionne è il N° 1 di Ferrari anche per i risultati sportivi
Siamo nella settimana del G.P. di Singapore quello che, dopo l'addio di Montezemolo alla Ferrari con tutte le polemiche e le considerazioni di ogni tipo che si sono succedute, segna l'avvio ufficiale alla piena responsabilità di Marchionne per i risultati complessivi, commerciali e sportivi, del Cavallino. E se dal primo punto di vista l'A.D. di FCA eredita una situazione che più rosea di così non potrebbe essere per fatturato, utili e consegne, serviranno sicuramente ben altri sforzi per riportare la Ferrari a quelle vittorie che nei 23 anni della gestione Montezemolo non sono certo mancate, se non nelle ultime stagioni. Ricostruendo infatti la situazione dal 2008 da quando è stato conquistato l'ultimo Campionato Costruttori e si sono vinti 8 G.P. il bilancio registra una sola vittoria nel 2009, cinque nel 2010, una nel 2011, tre nel 2012 e due nel 2013, le ultime ottenute da Alonso.
Altro non fosse che per rendere a Montezemolo il più che dovuto "onore delle armi" (cosa che Marchionne e a Torino non gli hanno certo negato) è comunque interessante riepilogare il palmares di vittorie messe in fila da quando il ventottenne Luca è entrato a Maranello in veste di "assistente" di Enzo Ferrari. In questo primo periodo che va dal 1973 al 1977, e che obiettivamente rientra ancora nell'era diretta del grande Drake, la Ferrari ha conquista 3 titoli Costruttori, 2 titoli pioti (Lauda) e 19 Gran Premi.
Fino al 1991 Montezemolo ha poi seguito altri percorsi professionali (nel Gruppo Fiat, nell'organizzazione del Mondiale di Calcio del 1990 in Italia, ecc) fino a tornare in Ferrari da presidente nel 1991. Da allora appartengono alla sua gestione 8 titoli Costruttori, 6 titoli Piloti (cinque con Schumacher e 1 con Raikkonen) e 118 G.P. vinti.
Riportare la Ferrari a questi livelli nei tempi rapidi che l'iperattivo e pragmatico Marchionne si ripromette e, in particolare, nel mutato contesto tecnico e dei valori in campo che ora si è determinato, non sarà certamente facile. La nuova guida suprema con la sua visione sopranazionale c'è e i piloti, per dichiarazione dello stesso Marchionne, pure; oppure si troveranno nel caso che Alonso si lasciasse tentare da altre sirene economiche e da nuove motivazioni. Occorreranno quindi interventi forti nell’area dell’organizzazione e dei tecnici, da sostenere con importanti investimenti e programmi rigorosi.
E servirà quel tanto di fortuna che nello sport e nella vita è una componente sempre indispensabile. Auguri.