MISSIONE MOBILITA' a Milano
Trattati a Milano i problemi della mobilità e dell'automotive
Ho preso parte, con altri Soci della Compagnia dell’Automobile, al convegno Missione Mobilità, evento che ha molto guadagnato per qualità dei relatori e partecipazione del pubblico rispetto a quanto si era verificato a Roma. Circa i risultati pratici era inevitabile che molti degli interventi non potevano che ribadire cose che, specie per gli addetti ai lavori, sono note e dibattute da tempo circa la situazione del settore dell’Automotive e dell’economia italiana.
Le richieste di maggior concretezza sono state portate avanti da Massimo Nordio presidente di UNRAE, da Gianmarco Giorda Presidente di ANFIA, da Pierfrancesco Caliari D.G. di ANCMA e da Paolo Ghinolfi Presidente di Aniasa che hanno strappato l’impegno ai rappresentanti delle istituzioni presenti di risolvere il problema relativo alle auto aziendali da considerare a tutti gli effetti come beni strumentali, a rivedere certe decisioni inutili e dannose come quella del superbollo sui SUV e a prestare più attenzione alle richieste del settore Automotive. Vedremo. Per il resto una volta di più si è sentita la solita autoassoluzione su tutti i problemi aperti.
Più che mai schierato in modo ideologico l’assessore Maran con gli abituali richiami agli esempi di Amstedam, Londra, ecc improponibili per diversità di cultura, abitudini, estensione, servizi pubblici ecc. E’ stato attaccato vigorosamente anche da gran parte della platea per le sue uscite “…le domeniche a piedi fanno bene alla città e, se volete abolire l’Area C, fate un referendum”. Inspiegabile e irritante l’enorme spazio accordato all’autore di “Compratevi una bicicletta” vero talebano a senso unico e preoccupato soltanto di vendere il suo libro.
Richiesto di presentare la Compagnia e le sue PROPOSTE CONCRETE a favore dell’auto e dell’automobilista trovate di seguito la sintesi del mio intervento.
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Intervento di Marcello Pirovano
"La Compagnia dell’Automobile è un gruppo di una cinquantina di giornalisti di ogni tipo di media (quotidiani, TV e Radio pubbliche e private, periodici specializzati, WEB che, si sono messi insieme su invito tra colleghi e che, per prima cosa, si impegna a FARE IL PROPRIO MESTIERE. Cambia la Comunicazione, nelle forme e soprattutto, nei contenuti, ma noi vogliamo tenere alti i valori della nostra professione in tempi in cui la QUANTITA’ abnorme delle notizie va sicuramente A SCAPITO DELLA QUALITA’ delle medesime. Vogliamo rivalutare la notizia e difendiamo l’onestà e la completezza delle nostre opinioni e contribuire a cambiare l’attuale cambio di cultura, di percezione e di immagine negativa dell’auto.
Devono però impegnarsi TUTTI a fare qualcosa per rilanciare l’auto e la mobilità individuale. Per questo la Compagnia dell’Automobile si rivolge in primo luogo:
1) alle ISTITUZIONI chiedendo con forza di:
- di mettere seriamente mano ad una POLITICA DEI TRASPORTI. Ci sono decine di tavoli istituzionali aperti su molti comparti industriali in crisi; non se ne ricorda uno che sia specificatamente dedicato all’Automotive.
- Liberare dalla pastoie burocratiche il più volte annunciato PIANO DI INFRASTRUTTURE.
- Smetterla con le odiose ACCISE sui carburanti che diventano eterne e, ove assolutamente indispensabili, deve essere indicata con chiarezza e rispettata la DATA DI SCADENZA.
-Eliminare con opportuni controlli la piaga dei 3 milioni di auto non assicurate così da favorire l’abbassamento delle tariffe.
2) ALLE CASE COSTRUTTRICI chiediamo di:
- innalzare a 4/5 anni la GARANZIA se è vero che le auto di oggi brillano per tecnologia e affidabilità.
- attivarsi per riportare in Italia (e possibilmente a Milano) UN SALONE DELL’AUTO degno della sue tradizioni. Veniamo tutti da Francoforte e se c’era bisogno di una dimostrazione di quanta passione e quanto interesse c’è sempre attorno all’auto, ebbene l’abbiamo trovata e toccata con mano. Abbiamo un grande Salone della moto, perché no uno dell’Auto?
3) Con i GESTORI DELLE AUTOSTRADE insistiamo che:
- Non c’è nessun motivo di pagare i CARBURANTI PIU’ CARI nelle stazioni di servizio sulla rete autostradale di quanto non lo siano sulle strade normali. Troppo spesso poi viene negata la legittima scelta in quanto i cartelli indicatori sono colpevolmente e spenti o assenti.
- C’è poi il capitolo dei LAVORI IN CORSO che rendono l’autostrada meno veloce e meno sicura e, quindi, per lunghi tratti e lunghi periodi, non più un’autostrada. E allora perché pagare pedaggio pieno?
Tutti questi temi e gli altri che di volta riterremo utili alla difesa dell’auto e dell’automobilista saranno al centro della nostra attenzione e informazione.
Insieme però ad un richiamo forte e diretto agli automobilisti e motociclisti. Sono, o meglio Siamo, 34 milioni circa gli uni e 9 milioni circa gli altri e NON CONTIAMO NIENTE, se non come Bancomat per il Fisco e le Amministrazioni Regionali, Povinciali e Comunali.
E’ ora di prendere coscienza della nostra forza e di CONTARCI per CONTARE.
Sosterremo pertanto ogni iniziativa, gruppo organizzato, associazione che faccia proprie queste nostre idee o proposte con azioni concrete. Con alcune sono già in corso contatti di collaborazione nel pieno rispetto delle autonomie e delle competenze di ciascuno. Alludo alla Confartigianato Motori che raggruppa migliaia di aziende e che, ogni giorno, vede sparire dalla scena economica e sociale, decine e decine di queste aziende per lo più famigliari.
Vogliamo che questa moria, e a maggior ragione che il processo DEINDUSTRIALIZZAZIONE del settore dell’Automotive, si arresti e riparta.
Per questo, ripeto, ci impegniamo e chiediamo l’impegno di tutti. Anche il Vostro. Prezioso e, anzi, indispensabile.
Grazie"
Marcello Pirovano