Tesla Model 3

Valanga di prenotazioni per un’auto che ancora non c’è.

04 Apr 2016 motorpad.it
Tesla Model 3

Erano anni che non si vedeva gente in coda per prenotare un’automobile, ma il sogno di ogni concessionario (e fabbricante…) si è avverato per la Tesla Model 3, compatta “full electric” che sembra poter segnare la svolta nel mercato delle auto alternative, attraendo le giovani generazioni native digitali all’insegna del motto “Freedom of travel”, desiderose di godersi il mondo dal vero e non solo attraverso il monitor si casa.

Gli ultimi dati parlano di 270.000 prenotazioni da 1.000 dollari l’una, per un’auto dal prezzo base di 35.000 dollari, in vendita dalla fine del 2017. Se tutto va bene, visti i precedenti ritardi che hanno afflitto altri modelli della casa.
Insomma, un evento paragonabile al lancio del primo iPhone, con la sottile differenza che in questo caso si usciva dallo “store” con l’apparecchio in mano, con la Model 3 proprio no.

In ogni caso questa valanga di caparre (rimborsabili, si badi bene) ha anche portato un discreto vento di ottimismo, visto che le azioni Tesla sono improvvisamente cresciute a $ 244,80, cioè +67% in meno di 2 mesi, con un picco di 6,4% dopo la presentazione della Model 3, compensando almeno in parte i 320 milioni di dollari di perdite per l’ultimo quadrimestre 2015, nonché il fatto che Tesla non abbia ancora la capacità produttiva per le 500.000 unità anno entro il 2020 declamate da Elon Musk, patron della Tesla come anche di PayPal e altre fruttuose iniziative. Concretamente, per ora siamo ai 50.580 esemplari dell’anno 2015 e non è un mistero che Musk voglia produrre anche in Cina.

Insomma, in un mercato che torna a favorire i motori a combustione grazie al crollo del prezzo del petrolio, la Tesla Model 3 mostra come il pubblico non si sia disamorato dell’auto elettrica e come la sensibilità per l’ecologia non sia stata riposta in un cassetto. Ecologia che, detto per inciso, non dipende solo da un’auto che “non fuma” ma dall’intero bilancio energetico di un paese.

Venendo alla vettura, poco è stato detto riguardo a dati e prestazioni. Si sa solo che l’autonomia dichiarata è di 215 miglia (345 km), che lo scatto 0/100 si può risolvere in 6 secondi netti (ma allora addio autonomia…) e che “in futuro ci saranno versioni ancora più veloci”, parola di Elon Musk.
La vettura sarà integrata da una rete di colonnine di ricarica rapida “Supercharger” dedicate, che si prevede dovrà punteggiare il paese in modo capillare.

Auto compatta e di bell’aspetto, la Model 3 è stata disegnata da Franz von Holzhausen (designer ex VW, Mazda, GM) secondo i canoni a lui cari, fatti di linee fluenti con notevole pulizia d’insieme. Curioso il frontale, che evidenziando a livello di volumetrie lo spazio della mascherina, ne fa vistosamente a meno, come a sottolineare l’assenza di un motore a combustione che deve “respirare”. La stessa assenza ha permesso di abbassare considerevolmente il cofano, a vantaggio dell’aerodinamica e della visibilità.

La Tesla Model 3 sarà completa di sistema di guida autonoma e tutto ciò che riguarda la sicurezza sarà incluso nel prezzo, ma ciò non toglie che gli analisti reputino più realistico un prezzo di circa 40.000 dollari. Del resto non è un caso che il concetto di “optional” l’abbiano inventato gli americani e la Model 3 non ne sarà indenne. 

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