Anche la Vespa diventa americana?

Un tempo sbarcavano dai piroscafi in America gli emigranti in cerca di lavoro e futuro, oggi dagli aerei privati sbarcano i boss e i consigli d’amministrazione di quelle aziende che vogliono porsi in contesti più internazionali e di più ampio richiamo per meglio rispondere agli imperativi dell’economia e dei mercati globalizzati e, come logico attendersi da questa operazioni, godere di migliori trattamenti fiscali e più facile accesso ai mercati finanziari. Marchionne docet, del resto, con l’operazione FCA ed alla stessa logica sembra ora rispondere il programma che il presidente Roberto Colaninno sta mettendo a punto per trasferire a New York il quartier generale di Piaggio.

A rigor di logica l’operazione ha già una sua valenza nella semplice considerazione che la produzione del Gruppo si realizza in Italia, Cina, Vietnam, India, con in più un Centro Stile in California a Pasadena. Lo stesso vale per le vendite che coprono i mercati Europa, America del Nord e del Sud, India, Asia Pacifico. Va anche considerato che in Nord America Piaggio vanta il 21% del mercato degli scooter.

In questo quadro a Pontedera resterebbe il centro produttivo storico e a New York sarebbero concentrati gli uffici di presidenza, quelli del personale, legali e finanziari e la coordinazione generale della produzione.