ANFIA – I dati del commercio con l’estero
Il peso della componentistica negli scambi commerciali con l’estero.
Nei primi nove mesi del 2013 i flussi commerciali con l’estero relativi a tutte le merci scambiate registrano, secondo i dati forniti dall’ANFIA su fonte Istat, una flessione dell’export del -0,3, mentre l’import segna un -6,1%. Il saldo positivo è di 19,6 miliardi ma, al netto dei prodotti energetici è di 60,8 miliardi circa.
In questo quadro la componentistica ha inciso in modo significativo presentando, sempre nei nove mesi considerati, un saldo positivo pari a 6,036 mld +2,2% rispetto ai 5,91 dello stesso periodo del 2012.
Esaminando la situazione per paesi di destinazione al primo posto troviamo la Germania con 3,02 mld e una quota del 21% sul totale; seguono la Francia 11%, la Polonia 6,8%, la Spagna 6,7%, UK 6,7%. I primo 5 paesi totalizzano così il 52,2 % del totale e seguono Stai Uniti 6,7%, Brasile 4,3%, Turchia 4,2%, Austria 2,5% e Belgio 2,4%.
Nell’area Nefta l’Italia esporta componenti per 1,11 mld (+8,5%), nel Mercosur le esportazioni assommano a 724 mln (+19%), mentre la Cina fa registrare un saldo a suo favore di 383 mln e in Giappone con 138 mln le export calano del 19% con un saldo negativo di 7 milioni.
Dividendo i componenti per macroclassi si nota che il comparto delle parti meccaniche, compresi accessori e vetri, incide per 67% dell’intero export del settore con un saldo attivo di 5,4 mld, mentre i motori pesono per 2,6 mld pari al 18,3% con un saldo attivo di 864 mln.
Le importazioni di componenti per autoveicoli (8,32 mld) sono aumentate del 3,3% e le parti meccaniche rappresentano il 51,2% del totale.
In estrema sintesi le esportazioni del settore valgono il 5% di tutto l’export nazionale e le importazioni il 3,1%.
Dall’insieme di queste cifre e considerazioni emerge la grande importanza economica e sociale (numero di aziende e di addetti) della filiera dell’Automotive che trova nell’Anfia il suo naturale punto di riferimento e coordinamento.
Assumono poi particolare valenza e significato le dichiarazioni del presidente Roberto Vavassori nel corso di un recente incontro con i Giornalisti della Compagnia dell’Automobile nel quale ribadiva l’assoluta necessità che il Governo metta in campo con urgenza, per il settore, “leggi competitive” con contenuti normativi che portino vantaggi competitivi per le imprese e scritte in termini di chiara e semplice interpretazione e applicazione. Fondamentale è anche intervenire sul costo dell’energia che pone le aziende italiane in condizioni di forte svantaggio rispetto la concorrenza straniera. A questo, nelle priorità portate all’attenzione del Governo nell’ambito della Consulta dell’Automotive, è importante aggiungere una semplificazione ed un minor costo delle pratiche burocratiche relative all’export. In questo modo si faciliterebbe la possibilità di cogliere le opportunità dei mercati.