Anno nero il 2013 per le moto

Va male, come ormai è noto, il mercato dell’auto che ha chiuso il 2013 con un calo del 7,1% con una flessione che dura ormai da 42 mesi e purtroppo non si sottrae a questo andamento negativo nemmeno il settore delle moto. Il 2013 registra infatti una caduta del 25,5% con vendite totali che si sono fermate a 153.863 unità, che equivalgono, per dare un’idea della situazione, a meno della metà del risultato del 2009. Qualche timido segnale di ripresa si è registrato nell’ultimo mese dell’anno (+4,6% rispetto al dicembre 2012) ma il segnale è, oltre che debole in quanto riferito ad un solo mese, tutto da confermare come tendenza consolidata.

Nell’analisi per tipologia di motociclo la perdita più grave è quella registrata tra gli scooter sui quali si pensava potessero in qualche modo riversarsi, almeno in parte, le scelte di chi ha dovuto rinunciare anche all’auto di piccola taglia. Il comparto consuntiva invece un drammatico – 31,3% con 101.109 unità immatricolate; dato che scenderebbe al 20% se depurato, come fa osservare l’associazione di categoria ANCMA i 15.000 scooter acquistati dalle Poste Italiane lo scorso anno. La situazione negativa coinvolge praticamente tutte le marche.

In questo bilancio fortemente negativo si iscrivono anche i ciclomotori che hanno perso oltre un terzo (-35,1%) delle vendite.

Sempre negativo, ma di dimensioni più sopportabili (-5,6%) il risultato relativo alle moto di grossa cilindrata legate, evidentemente, anche a più precise scelte di passione che incidono con più forza sulle decisioni d’acquisto: 16.084 le immatricolazioni totali.

All’interno di questa fascia sono in forte controtendenza le moto di cilindrata compresa tra 300 e 500 cc, cioè le piccole e medie, che sono cresciute a 5.299 pezzi +22,6%. Scendendo più a fondo nella scomposizione del settore le enduro contengono la  perdita a -3,5% (17.499), mente è più pesante il calo delle sportive “naked” ferme a 15.422 vendite (-17,7%).