Anno nuovo e rincari autostradali vecchi
Praticamente ogni anno scattano, puntuali, i rincari dei pedaggi autostradali.
Nuovi costi per automobilisti, motociclisti e trasportatori e, a catena, per l’intera economia nazionale.
Da qui non si scappa: i rincari dei pedaggi autostradali ci aspettano implacabili ad ogni volgere di anno. Tra pochi giorni, il solito rincaro arriverà puntuale a pesare sulle tasche degli automobilisti e ci saranno per gli immancabili contraccolpi sull’economia nazionale per la catena di aumenti indotti che si metterà in moto.
Tutto, come sempre, senza che mai si apra un discorso serio e documentato sulla dinamica di queste tariffe. Sempre, invece, con il semplicissimo e inaccettabile gioco di applicare l’aumento più consistente alle tratte più redditizie e quello meno caro alle altre così da proporsi con un aumento medio apparentemente meno doloroso.
Quello dei pedaggi continuamente in salita alla faccia della trasparenza e con incredibili rimpalli di responsabilità ad ogni livello è un problema serissimo e costosissimo sul quale la Compagnia dell’Automobile intende impegnarsi a fondo per mutare la situazione. Non sono infatti ulteriormente accettabili i rincari a fronte anche di lavori che con la loro infinita durata annullano, per la durata dei lavori, il concetto stesso di autostrada privandola, dei necessari criteri di sicurezza e velocità di percorrenza che ne costituiscono il presupposto, ma senza ridurre proporzionalmente il pedaggio stesso. Forse c’è anche un serio problema giuridico in quanto si richiede - da sempre - di pagare pedaggio pieno a fronte di un servizio non pienamente goduto. non rinunciano alla pienezza del pedaggio imposto. C’è poi il problema dei finanziamenti pubblici anticipati che sono in realtà a carico degli utenti. Tanto più che Società Concessionarie operano in regime di monopolio, senza il minimo rischio di concorrenza.
E’ tempo che automobilisti, motociclisti e trasportatori si mobilitino e non per non continuare, quanti milioni sono, a pagare per i vantaggi di pochissimi.