ASSEMBLEA FIAT
L’ultima volta a Torino l’Assemblea dei soci Fiat.
Per approvare il bilancio 2013 e ascoltare il Presidente John Elkann e l’A.D. Sergio Marchionne un migliaio circa di azionisti Fiat si sono riuniti a Torino nella sede storica del Lingotto. E’ stata una Assemblea di particolare significato anche simbolico perché è stata l’ultima a tenersi in quella sede dato che dal prossimo anno questi adempimenti si terranno ad Amsterdam, sede legale della FCA nata dalla fusione tra Fiat e Chrysler. Torino perde così ufficialmente il suo ruolo di capitale ufficiale dell’industria automobilistica italiana tenuto anche conto che la sede fiscale sarà a Londra e che gran parte delle attività industriali sono localizzate in America e altrove. La multinazionale nel senso stretto del termine è quindi lanciata con buona pace alle comprensibili nostalgie che si porta dietro, ma con la concretezza di risultati e programmi di grande respiro.
Lo ha sottolineato Elkann affermando che “... mio zio Umberto Agnelli e il nonno Gianni sarebbero molto orgogliosi di quello che è stato fatto … oggi per la prima volta non giochiamo una partita per la sopravvivenza, ma una partita vera”.
Quanto ai “numeri” che chiudono la stagione si sono registrati ricavi netti per 86.816 milioni di euro, utili di gestione ordinaria per 3.394, utili d’esercizio per 1.951 milioni e l’indebitamento netto è a 6.649 milioni; i dipendenti ammontano a 81.500 in Europa e 48.500 in America Latina.
Sul versante della produzione industriale nell’esercizio che si è chiuso il Gruppo, che oggi è stabilmente al settimo posto tra i grandi costruttori mondiali, ha consegnato 4,4 milioni di auto e punta, per il 2018 al traguardo dei 6 milioni. Un piano che porterà a far ripartire tutti gli impianti italiani senza esuberi e sarà conseguito partendo, come ha affermato Marchionne “…partendo dagli investimenti previsti e dalla convergenza delle tre piattaforme principali dalle quali nasceranno i futuri modelli” e cioè la “small” della 500 e della Panda con tutte le varianti a cominciare dalla 500x e dalla Jeep Renegade, la “compact” adottata per prima dalla Giulietta e poi da Chrysler 200, nuovo Cherokee e Dodge Dart, e infine dal polo del lusso di Mirafiori-Grugliasco con i successi di Maserati che sono di ottimo auspicio per il rilancio di Alfa Romeo. In definitiva “… passare all’attacco dei giganti del settore Premium oggi si può”.