Azzerato il Mercato delle Autovetture in Italia per il Covid-19
I dati ufficiali del mercato auto in Italia ad aprile, saranno comunicati solo nei primi giorni di maggio dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ma l’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche Estere, ha diffuso una stima del mese di aprile.
A causa della prolungata chiusura delle concessionarie si prevede una situazione drammatica con solo 2.073 unità immatricolate sino a Venerdì scorso, una contrazione delle immatricolazioni intorno al 97%-98%, risetto alle 175mila unità dello stesso mese dell’anno passato.
Questa situazione drammatica, richiede interventi urgenti a sostegno della filiera automotive, con misure che riattivino velocemente la domanda alla riapertura delle concessionarie prevista a partire dalla prossima settimana. È necessario sostenere il recupero di tutti i comparti, dalle autovetture ai veicoli commerciali e industriali, agli autobus e ai rimorchi e semirimorchi, che coinvolge migliaia di aziende a rischio di sopravvivenza con 160.000 dipendenti.
“Di fronte a una situazione senza precedenti – commenta Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, – c’è bisogno di un’azione senza precedenti da parte del Governo, a supporto della filiera della distribuzione, che ha visto improvvisamente azzerarsi i propri ricavi da ormai 2 mesi”.
“E’ altresì cruciale – conclude il Presidente – che, in vista dell’avvio dell’annunciata “Fase 2” della ripresa delle attività economiche e nel rispetto dei protocolli di sicurezza per dipendenti e clienti, la riapertura delle concessionarie da Lunedì prossimo, prevista dal DPCM firmato dal Presidente del Consiglio, sia accompagnata dall’approvazione entro questa settimana delle nostre proposte, in modo che siano messe in grado di beneficiare dell’eventuale riavvio del mercato, con un impatto positivo anche sul PIL e sul gettito erariale, a cui tanto contribuisce il settore automotive”.
Le misure proposte da UNRAE per le autovetture, possono essere ricapitolate come segue:
• Ecobonus: introduzione terza fascia (emissioni 61-95 g/km di CO2) e aumento importi unitari degli incentivi seconda fascia (21-60 g/km CO2), con aumento dotazioni fondo (fino al 2021);
• Ecomalus: sospensione temporanea (solo per il 2020);
• Bonus stock (cumulabile con ecobonus), per agevolare ripartenza del mercato (solo per il 2020);
• Riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi (misure strutturali per veicoli aziendali e partite IVA): aumento detraibilità IVA al 100% o aumento tetto costo deducibile fino a € 50.000.
Oltre a queste sono necessari interventi anche nel settore del trasporto merci che in questo momento ha contribuito a mantenere aperte alcune attività nel paese, confermando ancora una volta la centralità del trasporto su gomma. In questo caso le richieste si possono così riassumere:
• Proroga del termine per gli investimenti con il superammortamento (dal 30 Giugno al 31 Dicembre 2020);
• Credito di imposta per i veicoli commerciali e industriali: incremento dell’aliquota dal 6% al 12%, innalzamento delle soglie dei costi ammissibili, estensione della misura al 2025;
• Fondo straordinario triennale di 50 milioni per il rinnovo del parco circolante dei veicoli commerciali PTT < 3.5 t (veicoli N1);
• Fondo straordinario triennale di 450 milioni per il rinnovo del parco circolante dei veicoli industriali PPT > 3.5 t (veicoli N2 ed N3).
Per quanto riguarda gli autobus UNRAE richiede un urgente intervento per stimolare le Regioni o gli enti locali a predisporre le gare pubbliche per il rinnovo del parco TPL, in modo che si possa procedere con tempestività all’aggiudicazione delle stesse.