Dieselgate Volkswagen nuovi sviluppi in Corea del Sud
Arrivano, dalla Corea del Sud, altri effetti negativi dello scandalo Dieselgate.
Sono ben lungi dall'esaurirsi gli effetti negativi dello scandalo Dieselgate e l'ultima tegola arriva dalla Corea del Sud dove il Ministero dell'Ambiente ha deciso la sospensione della vendita di qualcosa come 80 modelli del Gruppo Volkswagen comminando anche una multa pari a 14,37 milioni di €.
Tranciante, al riguardo, la dichiarazione del Ministro dell'Ambiente Hong Dog che ha definito "reato molto grave, e da perseguire seriamente, ottenere la certificazione utilizzando documenti falsi".
Wolfsburg reagisce parlando di possibili azioni legali per un provvedimento che può compromettere gli interessi del Gruppo in tutta l'area orientale, là dove si vanno invece realizzando sviluppi molto significativi. Una velata insinuazione a qualche manovra di politica commerciale? Tempo fa c'erano state anche ispezioni nella sede VW di Seul e perfino la richiesta d'arresto di un alto dirigente ritenuto responsabile della manipolazione.
I veicoli di cui viene vietata la vendita già dalla prossima settimana privati della Certificazione necessaria sono più di 209.000, vale a dire il 70% circa di quelli venduti in Corea dal 2007.
Sempre in tema di Dieselgate da Berlino giunge intanto la buona e attesa (anche in Italia) notizia che l'Ente tedesco per le omologazioni KBA ha approvato gli interventi tecnici proposti da VW per mettere in regola gli 800.000 veicoli coinvolti nello scandalo, autorizzandone quindi il richiamo in tutta Europa e l'avvio delle relative procedure d'intervento.